Centosessantamila metri quadrati di materiali smontabili e rimontabili, cinquantamila metri quadrati di truciolare riciclato al 100%, duecento alberi ri-piantumati, per un risparmio di 553.000 kg di anidride carbonica non immessa nell’aria: è a partire da questi importanti dati del Supersalone 2021 che Maria Porro, presidente di Salone del Mobile.Milano, è intervenuta a Expo Dubai 2020 per confermare che grandi eventi sostenibili sono possibili.
All’incontro Beautiful but sustainable: the Italian way of design – a cui, oltre alle figure istituzionali, hanno partecipato anche l’architetto Massimo Iosa Ghini e la presidente del Centro di Firenze per la moda italiana Antonella Mansi – si è parlato di bellezza intesa come nodo di connessione tra le persone e il pianeta, qualità intrinseca nel nostro paese sia nel campo del progetto sia nel settore della moda. Progettare bellezza è da sempre il tratto distintivo della produzione made in Italy, una eredità che oggi si arricchisce di nuovi obiettivi come la sostenibilità, l’etica, la qualità funzionale. In tal senso designer e stilisti parlano sempre più spesso di circolarità, di inclusione, di olistica: si progetta a lungo termine, coniugando tradizione e innovazione, artigianalità e digitale, nel rispetto dei sistemi e delle materie prime naturali.
E l’appuntamento speciale di quest’anno di Salone del Mobile.Milano, curato dall’architetto Stefano Boeri, ha per la prima volta trasferito tutto questo sapere a un grande evento. Maria Porro a Dubai ha infatti portato ad esempio di riuscita tutte le buone pratiche messe in atto dalla manifestazione, che ha ottenuto anche il riscontro da parte del pubblico. Un processo che non intende restare unico. FederlegnoArredo infatti, ha sottolineato sempre Maria Porro, ha varato una road map per la trasformazione “green” dell’intero settore, al fine di diventare la filiera di riferimento mondiale proprio per rispetto ambientale. Il tutto mettendo in pratica un decalogo di step ben precisi, da concretizzare nei prossimi cinque anni: rallentare lo sfruttamento delle risorse, produrre meglio, migliorare i processi aziendali, allungare la vita dei prodotti, spingere sulle certificazioni, impegnarsi unitamente, innovare per le persone, promuovere materie prime naturali e buone pratiche, trasferire i principi nei luoghi di vita delle persone, rigenerare il valore della qualità.
“Stiamo organizzando la sessantesima edizione del Salone del Mobile.Milano, ha ricordato ancora Maria Porro, mettendo ancora una volta al centro la sostenibilità. Riusciremo a vincere anche questa sfida, puntando sulla qualità, facendo sistema con tutti gli attori coinvolti, connettendo persone, iniziative e attività lungo tutto il processo e misurando scientificamente ogni nostra azione.”