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Il SaloneSatellite Award è il premio ai designer under 35 destinato ai partecipanti dell’omonima sezione del Salone del Mobile.Milano, avviata nel 1998 da Marva Griffin. Giunto quest’anno alla dodicesima edizione, il riconoscimento ha visto nel tempo distinguersi oltre cinquanta giovani, le cui invenzioni hanno spesso prefigurato l’andamento del progetto dell’arredamento contemporaneo.
Attenzione all’ambiente, sperimentazione di nuovi materiali, invenzione di nuove forme e inedite funzioni, studio dell’illuminazione, evoluzione dell’artigianato sono infatti i grandi temi che hanno di volta in volta affrontato i designer under 35 del SaloneSatellite, al pari di quanto normalmente condotto dai progettisti già affermati e dalle aziende produttrici.
Partecipare al SaloneSatellite Award
Una mostra interna allo spazio dello stesso SaloneSatellite raccoglie tutti i progetti liberamente presentati dai partecipanti (che si possono candidare ogni anno da maggio ad ottobre per l’edizione successiva della manifestazione). Il fine è quello di offrire sia al pubblico sia ai giurati una sintetica panoramica sullo stato dell’arte della progettazione nella fase cruciale dell’inizio di una professione.
I tre premi in denaro e le due menzioni di ogni edizione sono assegnati da una giuria di esperti del settore, capitanati da Paola Antonelli, senior curator, architecture & design director, research & development al MoMa di New York. I criteri di selezione dei vincitori si basano sull’individuazione di un cambiamento di paradigma, di una invenzione di utilizzo, di una nuova poetica.
I vincitori 2023
La palma del SaloneSatellite Award 2023 è andata al collettivo giapponese Honoka per il progetto Tatami Refab, che recupera il materiale utilizzato per i tradizionali materassi orientali nei processi per la stampa 3D. Il secondo premio è stato assegnato allo Studio Ryte di Hong Kong per lo sgabello Triplex Stool, che sfrutta la fibra di legno sostenibile Flax. Terzo posto invece al duo Ahokpe + Chatalin del gruppo Belgium is Design, che ha presentato l’amaca Kudoazò, ottenuta da tessuti riciclati filati in Benin.
Conferite anche tre menzioni speciali, consistenti in un mese alla Rong Design Library di Hangzhou in Cina: all’argentino residente in Spagna Joaquin Ivan Sansone, per lo sgabello di giunco Junki, al coreano Weonrhee, per il tavolino Primitive Structure, e alla venezuelana Fragmentario residente negli Stati Uniti, per il suo progetto Avocado Seed Brick.
Tanti fra coloro che negli anni sono stati i giovani under 35 passati dal SaloneSatellite sono poi entrati da protagonisti nel mondo della produzione industriale. Si può comprenderne la quantità e il valore visitando (solo su appuntamento) la Collezione permanente del SaloneSatellite presso l’Artwood Academy a Lentante sul Seveso, istituto tecnico superiore professionale voluto da FederlegnoArredo nel cuore della Brianza, per lo sviluppo delle professionalità della filiera. Nel grande auditorium della scuola sono infatti raccolti oltre trecento prototipi presentati al Salone, diventati poi veri e propri prodotti presenti nei cataloghi dei marchi più famosi del design made in Italy e non solo.