Quattro designer autori di altrettante scenografie hanno scandito l’anno delle vetrine londinesi Lema, rileggendo in chiave quasi teatrale la produzione dell’azienda.
Chiara Andreatti, Andrea Mancuso di Analogia Project, David Lopez Quincoces e Ferruccio Laviani – tutti legati al mondo del marchio – hanno dato a vita ad installazioni temporanee per raccontare la storia e l’evoluzione di una precisa visione degli interni domestici.
Chiara Andreatti, che per Lema firma il tavolo Bulè e le sedute Taiki, ha inaugurato la serie con Plis électriques, ventagli di carta fuori scala (vetrina della foto sotto) con neon fluorescenti parzialmente nascosti tra le pieghe: un gioco di trasparenze dal taglio particolarmente femminile e un inedito accostamento di elementi delicati e dettagli tecnici (come i fili elettrici e la nuda struttura dei corpi illuminanti). Protagonista di questa scena eterea e nel contempo rock la cabina armadio Hangar di Piero Lissoni, sistema componibile su misura in linea con il minimalismo sofisticato dell’insieme.
Andrea Mancuso di Analogia Project, recente acquisizione da parte di Lema per lo specchio Oculus, ha invece interpretato la primavera con l’installazione Living Atlantis (foto sotto), un acquario dal fondale blu in cui sempre Hangar sembrava fluttuare tra onde di tessuti e di drappi semitrasparenti.
Cambio letterale di scena in autunno con Inside the Box di David Lopez Quincoces, i cui arredi – dagli armadi Warm e Seryasse ai tavoli Alamo e Filo, dalla poltrona Alton alla cassettiera Areia – da tempo appartengono al catalogo del marchio. Il designer ha proposto due diverse interpretazioni spaziali per il suo nuovo sistema modulare LT40: una caleidoscopica, ottenuta mediante un deciso impatto grafico e cromatico delle finiture dei contenitori della serie (LT_Frame), l’altra più classica, con boiserie tridimensionale millerighe (W_Line) e volumi sia laccati sia di vetro che fanno da fondale a una coppia di poltrone Alton con schienale di corda di cuoio naturale lavorata artigianalmente.
Chiude l’anno, per restare fino all’inizio del 2020, Ferruccio Laviani (designer per Lema della lounge chiar Popsi e dei pouf Tod) con una rilettura degli stilemi delle decorazioni natalizie della tradizione. Grafiche di impronta scozzese si mescolano a boschi e montagne innevate per presentare una versione in tessuto tartan della seduta Popsi, sospesa al centro della vetrina. Una scelta beneaugurale che per una volta evita di riproporre i soliti cliché fatti di alberi di Natale, di palline e di lucine, di Santa Claus, nel segno del design e del semplice richiamo mnemonico dato dal colore rosso e dai paesaggi.
Foto vetrine Lema a Londra