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La street art in città trasforma muri ciechi e recinzioni in opere artistiche che contribuiscono a riqualificare e fare più belle le periferie. Non solo: negli ultimi anni queste installazioni – oltre a quello sociale e di decoro urbano – assumono anche un valore ecologico perché sempre più spesso sono realizzate con prodotti antismog che contribuiscono a neutralizzare le sostanze inquinanti. Milano è stata una delle prime città in Italia a ospitare gli eco murales, e ne vengono realizzati sempre di nuovi. L’ultimo
– si chiama Bosco Invisibile – decora un muro fonoassorbente che protegge dal rumore delle auto le case in prossimità dell’imbocco dell’autostrada. Lungo 180 m, è in via Alcide De Gasperi, nel Municipio 8: prima dell’intervento era in stato di degrado, coperto di smog e imbrattato da scritte. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Comune di Milano, i volontari dell’associazione WAU (We Are Urban) e l’imprenditore Cristian Trio che ha coinvolto i dipendenti della sua immobiliare Dyanema. Al di là del sorprendente impatto estetico, la sostenibilità dell’opera si nasconde nelle vernici fotocatalitiche di Airlite (airlite.com), impiegate per tinteggiare il motivo grafico, curato dallo studio Noroo, con fasce colorate. I prodotti utilizzati – ottenuti grazie a tecnologie brevettate – sono in grado di migliorare concretamente la qualità dell’aria e di ridurre in modo misurabile i livelli di inquinamento atmosferico.
Le pitture antismog
Adatte per in e outdoor, sono il “segreto eco” dei murales artistici realizzati nelle città per migliorare la qualità dell’aria. Queste vernici fotocatalitiche, dopo la posa si attivano con la sola energia della luce, tramite un processo simile alla fotosintesi clorofilliana. Interagiscono con le molecole inquinanti da traffico veicolare (NOx gase), purificando l’aria in modo naturale. Secondo i dati forniti dall’azienda Airlite, l’inquinamento atmosferico può essere abbattuto fino all’88,8%. Altre funzioni di queste pitture: antibatterica (fino al 99,9%), antipolvere e antisporco presenti nell’aria e neutralizzazione dei cattivi odori.
Decoro green a Cremona
è stato realizzato lungo la recinzione esterna dello stabilimento dell’azienda Liquigas (www.liquigas.it), per sensibilizzare sulla qualità dell’aria e la sostenibilità delle fonti energetiche, proprio nella città lombarda di Cremona che particolarmente risente dell’inquinamento atmosferico da polveri sottili. L’opera di street art dal titolo “Per continuare ad esistere” è dell’artista Marco Cerioli, che si è rifatto all’elaborato degli studenti della Scuola media dell’Istituto Comprensivo di Bruino (To), premiati lo scorso anno nell’ambito del progetto educational “1,2,3… Respira!”. Per il murale, nei toni tenui del verde che richiamano la natura e i campi, sono stati utilizzati rivestimenti silossanici per esterni di Boero (www.boero.it), autopulenti e antismog a base di nanotitanio fotocatalitico, con colori brillanti che si mantengono nel tempo.
In Toscana, le api per l’ambiente
Si intitola Impollinèmesi, il murale che decora la parete lungo la Scalinata Monterosso di Carrara (MS). Curata dall’organizzazione no profit Yourban2030 (www.yourban2030.org) in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Carrara, è un’opera multimediale che unisce la grafica di Zed1, gli interventi sonori del sound designer Alessio Mosti (la colonna sonora si può ascoltare inquadrando il QR Code accanto all’opera) e le sculture di Silvia Scaringella. Il soggetto sono le api, sentinelle dell’ambiente e garanti della biodiversità del Pianeta. È un’installazione eco sotto più punti di vista per il tema che richiama, correlato agli obiettivi ambientali di Agenda 2030: è stata realizzata, come altre del genere, impiegando pitture antinquinamento di Airlite, che assorbono CO2.
Pavimenti ecofriendly
Non solo i muri: anche alcuni tipi di pavimenti outdoor possono “mangiare lo smog”. È il caso di Renova (prodotto da http://www.recordbagattini.com): questi rivestimenti sono realizzati con una miscela che contiene biossido di titanio ad azione fotocatalitica in grado di disgregare e rendere innocue le polveri sottili e altre sostanze prodotte dagli scarichi delle auto. Il pavimento ha anche un’azione antimicrobica (contro batteri e funghi) e deodorante.
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