Quando si parla di Universal Design – che spesso i progettisti preferiscono chiamare, in modo ancora più esplicito, “design inclusivo” – si pensa subito alle soluzioni che, nei diversi ambiti della vita quotidiana, sono volte ad agevolare la fruizione da parte delle persone con disabilità, gli anziani e in alcuni casi i bambini, per rendere le abitazioni più comode e su misura per loro, ridurre le barriere architettoniche come dislivelli e gradini o trasformare i vani di servizio in spazi pienamente accessibili.
In realtà il concetto di Universal Design è molto più ampio e articolato, è un’idea di progetto che interessa e coinvolge tutti: dagli architetti e ingegneri, alle aziende produttrici, agli utenti finali. Universal Design non è soltanto architettura accessibile, è il principio globale di una casa più comoda che in un prossimo futuro potrà garantire pieno benessere e fruibilità delle nuove generazioni, non soltanto per chi ha difficoltà motorie o di altro genere. Senza esclusioni, appunto, grazie all’evoluzione della tecnologia e dei materiali che sempre di più mette questi aspetti al centro della ricerca e della progettazione.
In occasione dell’edizione 2018 della regata velica della Barcolana, che si svolge ogni anno a Trieste nel mese di ottobre, Schüco Italia ha promosso il concetto di Universal Design attraverso la presentazione con “dimostrazione pratica” di alcuni suoi prodotti particolarmente orientati in questa direzione.
Molto significativa in questo senso è anche la partnership dell’azienda per il progetto “Lo Spirito di Stella”, il primo catamarano completamente accessibile alle persone con disabilità. La barca – davvero un modello di Universal Design da copiare – è arrivata nel porto di Trieste dopo un tour dell’Italia che, nei mesi estivi, per il progetto WoW, ha permesso a oltre 1.200 “aspiranti velisti” con disabilità di toccare con mano i vantaggi pratici di una barca progettata secondo i criteri dell’Universal Design. Lo scafo e gli interni sono infatti pensati espressamente per chi si deve spostare con la carrozzella. In tanti, in ogni porto, hanno avuto così la possibilità di salire per la prima volta su un catamarano e di ritrovare sicurezza in se stessi, apprezzando le differenze pratiche rispetto alle altre barche (i punti modificati sono illustrati in dettaglio nello schema qui sotto).
Ma come è nato il progetto di Spirito di Stella? L’ideatore e animatore è il capitano del catamarano, Andrea Stella: un giovane velista vicentino che, per le conseguenze di un’aggressione armata di molti anni fa, non può più camminare ma continua ad amare e a praticare la vela grazie al suo catamarano, progettato e realizzato insieme al padre ingegnere e dotato di ogni comfort e degli spazi necessari per renderlo accessibile alla carrozzella. Non solo per “abitarlo”, ma anche per eseguire le manovre necessarie per governarlo quando è in navigazione (la barca è attrezzata anche per le lunghe traversate).
Universal Design è un’idea di progetto nel quale architettura, design e tecnologia concorrono – attraverso soluzioni mirate – ad aprire gli spazi a tutti, venendo incontro a ogni possibile difficoltà di utilizzo. Dalla nautica all’edilizia e all’arredamento, in ambito pubblico o residenziale privato, il concetto di Universal Design è accolto con sempre maggiore interesse dalle aziende produttrici che adeguano il loro catalogo a questa richiesta in crescita.
In occasione degli eventi correlati alla Barcolana di Trieste, Schüco, oltre a partecipare al progetto di Spirito di Stella, ha presentato, anche per il mercato italiano, una gamma di porte, finestre, facciate, vetrate scorrevoli in alluminio che uniscono all’estetica, alla sicurezza e all’efficienza energetica – come sempre imprescindibili – anche i criteri guida dell’Universal Design (in accordo con la Convenzione delle Nazioni Unite dei Diritti delle Persone con Disabilità), “considerando le esigenze di tutti i possibili utenti”. Schüco ha spiegato i dettagli di questa progettazione nel convegno “Universal Design – Per un’architettura accessibile, bella e confortevole per tutti”, svoltosi a Trieste in una delle giornate della Barcolana. L’intento è stato, e continuerà a essere in futuro, quello di sensibilizzare il pubblico sulle possibili esigenze di tutti (adulti, bambini, anziani o persone con disabilità), un aspetto spesso sottovalutato finché nella vita non ci si scontra con un’effettiva difficoltà, per esempio nella fruizione e vivibilità quotidiana della propria abitazione.
Per entrare più nel merito degli aspetti tecnici, la proposta della linea di serramenti “Schüco for all” applica alcuni dei principi fondamentali dell’Universal Design. Tutti i prodotti sono stati esposti all’interno di “Schüco Innovation Box”, nel Porto Vecchio di Trieste, ampiamente visitato e “toccato con mano” dal pubblico nelle giornate della manigestazione.
– le finestre sono dotate di sistemi di apertura e chiusura automatizzati, di maniglie confort ribassate, di sistema di blocco dell’apertura dell’anta, di sensori per la verifica da remoto dell’apertura e della chiusura e di sicurezza antintruzione
– le portefinestre scorrevoli hanno, tra le altre dotazioni, una soglia ribassata, incassata nel massetto con un dislivello di soli 20 mm (il minimo per garantire la sicurezza e la stabilità del serramento), così da risultare facilmente attraversabili senza incontrare ostacoli
– gli scorrevoli, oltre alla soglia a livello del pavimento, hanno movimentazione automatica, apertura facilitata della maniglia, rallentamento dell’anta in corsa (SmartStop), ferramenta totalmente a scomparsa. Tutto questo senza rinunciare ai serramenti antieffrazione per l massima sicurezza
– anche le porte d’ingresso sono dotate di l’accesso facilitato grazie alla soglia di soli 20 mm e sistemi di chiusura innovativi che sostituiscono le tradizionali chiavi (accesso senza chiave via smartphone, serratura automatica multipla, lettore di impronte digitali, display touch).