Già sperimentati in ambito industriale, i vetri intelligenti, ovvero in grado di rispondere a determinate sollecitazioni, potrebbero presto diventare la normalità anche nelle nostre case. Si tratta infatti di una innovazione che apporta benefici senza alterare l’aspetto finale delle lastre, ovvero senza modificarne trasparenza (o solo a comando), luminosità, eventuale colorazione e grado di schermatura dei raggi solari.
Già si conoscono da qualche tempo i vetri intelligenti capaci di opacizzarsi o meno in caso di necessità: lastre stratificate composte da due vetri trasparenti con interposto un sottilissimo film a cristalli liquidi protetto da fogli plastici conduttori. Dando corrente alla vetrata, i cristalli si allineano, lasciando passare la luce e di conseguenza lo sguardo. Se disallineati, pertanto disconnessi dall’impianto elettrico, si opacizzano, trasformando il setto da trasparente a opalino.
Ora però l’attenzione di ricercatori e aziende si è spostata dal campo della semplice ottica a quello dell’igiene e dell’energia, date anche le sempre più pressanti istanze ecologiche. Nel primo ambito rientrano ad esempio le lastre capaci di reagire al contesto, come l’irraggiamento solare, per aumentare le proprietà antibatteriche e antivirali, oltre a quelle igieniche. Si tratta di vetri con speciali rivestimenti trasparenti, che si attivano con la luce ultravioletta per distruggere lo sporco depositato di origine organica (lavato poi via dalla pioggia) e per ridurre contemporaneamente eventuali particelle dannose per la salute.
Nel campo energetico rientrano invece i vetri attivi, autoregolantisi o comandabili a piacere, capaci di rispondere a una sollecitazione elettrica, ma al fine di riscaldarsi. Ovviamente senza la fastidiosa serpentina ultrasottile che contraddistingue ad esempio molti dei cruscotti delle automobili.
Tali vetri, impiegati in ambito industriale e commerciale (ad esempio nei banchi figorifero dei supermercati per evitare la condensa dopo l’apertura dell’anta o nei pannelli fotovoltaici a film sottile per favorire la trasmissione luminosa e raccogliere più corrente fotoelettrica), hanno uno speciale rivestimento trasparente di ossido di metallo. Al passaggio della corrente elettrica il film si riscalda, rendendo gradevole il contatto delle lastre nei climi freddi ed evitando condensa o spifferi negli ambienti particolarmente umidi. Come possono essere quelli delle piscine. O quelli delle cabine di pilotaggio delle navi, in cui la visibilità deve essere sempre ottimale.
Resistenti e lavorabili come qualsiasi altro prodotto simile, i vetri attivi con queste caratteristiche in ambito residenziale possono trasformare i serramenti esterni in vere e proprie macchine termiche. Inoltre, tutto ciò in totale sicurezza per le persone, dato che la temperatura superficiale delle lastre non raggiunge mai livelli eccessivi. Quando poi le specchiature sono di ampie dimensioni, si potrebbe pensare addirittura di affiancare il sistema di riscaldamento tradizionale, migliorando il comfort generale di una stanza, magari gestendo la funzione con il sistema domotico di casa.
Una opzione particolarmente utile nei climi montani o nelle seconde case, anche per sciogliere velocemente la neve depositata su coperture o pavimentazioni vetrate.