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I riconoscimenti del XXVI Compasso d’Oro, il più importante premio italiano al design, sono stati per la prima volta assegnati nel posto giusto: il nuovo ADI Design Museum milanese, che aprirà le porte al grande pubblico alla fine di quest’anno, in piazza del Compasso d’Oro. Una sede speciale, svelata in anteprima per questo appuntamento, che intende diventare punto di riferimento per il mondo del progetto, nazionale e non solo.
La giuria del premio, presieduta dal designer Denis Santachiara e composta da Luca Bressan, Virginio Briatore, Jin Kuramoto, Päivi Tahkokallio, ha assegnato 18 riconoscimenti ad altrettanti progetti degni di nota, più nove Compassi d’Oro alla carriera e tre alla carriera internazionale (ai progettisti Emilio Ambasz, Nasir e Nargis Kassamali, Jasper Morrison).
Il nuovo premio alla carriera di un prodotto
Novità di quest’anno il premio alla carriera di un prodotto, che va cioè a quegli oggetti il cui disegno ha portato successo e durata nel tempo: evergreen ancora felicemente presenti nei cataloghi delle aziende produttrici, che non smettono di incantare e di essere scelti. Non per nulla, ad inaugurare la sezione sono stati tre mitici pilastri della storia del design, come la lampada Arco dei fratelli Castiglioni (progettata nel 1962) per Flos; il letto Nathalie di Vico Magistretti (1978) per Flou; la poltrona Sacco di Piero Gatti, Cesare Polini, Franco Teodoro (1968) per Zanotta.
Tre priorità: sviluppo, sostenibilità, responsabilità
Sviluppo, sostenibilità, responsabilità sono i termini scelti per questo XXVI Compasso d’Oro, “tre priorità, secondo il presidente ADI Luciano Galimberti, che non possono più essere affrontate separatamente, anzi, che rappresentano una complessità originale”. In cui i concetti si intrecciano per dar vita a prodotti belli, utili, sostenibili. Per sottolineare la virata ecologista, diciotto nuovi alberi – tanti quanti i premiati – saranno donati al fondo di forestazione urbana ForestaMi, promosso dalla Regione Lombardia, da Città metropolitana e dal Comune di Milano, che ha come obiettivo l’implementazione del verde cittadino di oltre tre milioni di piante entro il 2030.