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Chi acquista la prima casa, rispettando precise condizioni dettate dalla legge, può fruire dell’agevolazione fiscale che consiste nel pagare le imposte dovute allo Stato in misura ridotta. Si tratta dell’agevolazione prima casa che ha subito una proroga grazie ai provvedimenti varati dal governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid-19. Ma vediamo i dettagli.
Agevolazione acquisto prima casa: in che cosa consiste
Quando si compra casa occorre pagare delle imposte allo Stato con importi diversi a seconda che il venditore sia un’impresa di costruzione ovvero un soggetto privato. Così se si acquista da un’impresa, la compravendita è soggetta ad IVA, con aliquota pari al 10%. Andranno inoltre corrisposte al notaio, che le verserà successivamente alla Agenzia delle Entrate, l’imposta di registro, quello ipotecaria e quella catastale, del valore fisso di 200 euro ciascuna. Se si acquista casa da un privato, le imposte di registro, ipotecaria e catastale vengono versate dalla parte acquirente al notaio che le verserà, a sua volta, all’Agenzia delle Entrate in sede di registrazione e avranno tali misure:
- Imposta di registro: 9%
- Imposta ipotecaria: 50 euro
- Imposta catastale: 50 euro
Tutte tali imposte sono ridotte qualora si acquisti la prima casa. Così se la compravendita è soggetta ad Iva, l’aliquota applicabile non è più al 10 bensì al 4 per cento e le imposte ipotecaria, catastale e di registro hanno misura fissa di 200 euro. Se si acquista la prima casa da un soggetto privato o da un’impresa ma senza Iva, l’imposta di registro è al 2%, mentre le imposte ipotecaria e catastale hanno misura fissa di 50 euro.
I requisiti per avere l’agevolazione acquisto casa
Per avere l’agevolazione prima casa, l’immobile da acquistare non deve essere di lusso né di pregio quindi non deve essere di categoria catastale A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (abitazione in ville) e A9 (palazzi di eminenti pregi artistici e storici e castelli. L’abitazione inoltre deve trovarsi nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha o stabilisce entro 18 mesi dall’acquisto la sua residenza. Nell’atto di acquisto il compratore deve allegare una dichiarazione, a pena di decadenza, in cui dichiara di voler trasferire la sua residenza. Se l’immobile si trova in un Comune diverso da quello in cui l’acquirente ha stabilito o stabilirà la propria residenza entro 18 mesi dall’acquisto, deve essere comunque nel territorio del Comune in cui l’acquirente svolge la sua attività di studio, di volontariato e sportive.
Proroga termini agevolazioni prima casa per il 2020
Solo per quest’anno, i termini concernenti l’agevolazione prima casa sono sospesi nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2020, al fine di non far decadere dal beneficio. In particolare la sospensione riguarda:
- il periodo di 18 mesi dall’acquisto della prima casa, entro il quale il contribuente deve trasferire la residenza nel comune in cui è ubicata l’abitazione
- il termine di un anno entro il quale il contribuente che ha ceduto l’immobile acquistato con i benefici prima casa deve procedere all’acquisto di altro immobile da destinare a propria abitazione principale
- il termine di un anno entro il quale il contribuente che abbia acquistato un immobile da adibire ad abitazione principale deve procedere alla vendita dell’abitazione ancora in suo possesso.
Tali termini riprenderanno in vigore dal 1° gennaio 2021.