È trapelata negli ultimi giorni la notizia di una possibile nuova tassa sugli ascensori e tra smentite e conferme, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza. È stata Confedilizia, l’associazione italiana dei proprietari di immobili a rendere noto che sarebbe allo studio del Governo una bozza di decreto che introduce una nuova tassa sugli ascensori. Si tratterebbe di un decreto attuativo di una direttiva UE 2014/33 che ha ad oggetto la sicurezza degli ascensori e che introduce nuove verifiche sugli impianti esistenti con costi a carico dei proprietari di casa.
Ma il Ministero dello sviluppo economico chiarisce che non si tratterebbe di una nuova tassa. La bozza del decreto ancora oggi all’esame dei tecnici – come sottolineano dal Ministero – prevede che entro i prossimi due anni sarà un apposito provvedimento ad effettuare un censimento degli impianti più vecchi per stabilire, dopo aver coinvolto Parlamento, Regioni e tutti gli operatori economici interessati, i casi, tempi e modalità per gli eventuali interventi necessari per l’adeguamento ai requisiti di sicurezza minimi in vigore in Europa. Non si tratterebbe di verifiche straordinarie, ma di controlli di sicurezza da svolgersi nell’ambito della prima verifica ordinaria utile.
Solo per gli ascensori installati prima del 1999, ossia prima dell’applicazione delle direttive europee in materia di sicurezza per gli impianti, si tratterà di effettuare verifiche più dettagliate che riguardano ad esempio la precisione di fermata e livellamento tra cabina e piano, la presenza di illuminazione del locale macchine, la presenza ed efficacia dei dispositivi di richiusura delle porte di piano con cabina fuori dalla zona di sbloccaggio, la presenza di porte di cabina, il rischio di schiacciamento per porte motorizzate, la presenza di dispositivo di comunicazione bidirezionale in caso di intrappolamento in cabina fino all’illuminazione della cabina.
Il decreto è ancora in fase di studio e vi terremo aggiornati per le ultime novità.