Sanzioni e nei casi più gravi inserimento in una vera e propria black list sono queste le conseguenze più gravi che si possono subire quando si paga in ritardo una bolletta del telefono.
Prima però di entrare nei dettagli è opportuno sottolineare come le regole in caso di ritardato pagamento di un’utenza variano da compagnia a compagnia. In genere in caso di ritardo la compagnia telefonica avverte nella bolletta successiva a quella non saldata che il precedente pagamento non risulta avvenuto.
Si tratta di un primo sollecito di pagamento, una semplice comunicazione scritta il cui scopo è proprio quello di evidenziare un ulteriore ritardo rispetto alla scadenza indicata in bolletta. In essa infatti deve essere contenuto oltre al piano tariffario, il riepilogo dei costi, la data di emissione e la scadenza del pagamento, e anche la situazione dei pagamenti delle bollette precedenti, segnalando se risultano bollette non pagate.
Se, nonostante questo primo avvertimento, si continuerà a non pagare, la compagnia telefonica potrà decidere di intervenire direttamente sulla linea telefonica, ad esempio limitando prima le chiamate in uscita. Se si continua a non pagare, dopo le opportune comunicazioni e tentativi di conciliazione, l’operatore potrebbe decidere di passare la pratica ad una società di recupero crediti. Nei casi più gravi, quando gli importi arretrati sono importanti, il provider potrebbe decidere di interrompere il servizio telefonico. È bene però precisare che quest’ultima soluzione è adottata solo nei casi più estremi, ovvero per mancato pagamento di due o più bollette.
Ma non solo l’interruzione dal servizio. Se non si paga la bolletta del telefono, si rischia anche di finire nella “black list” dell’operatore telefonico e, nel caso in cui si volesse stipulare in futuro un nuovo contratto, la compagnia potrebbe rifiutarsi di farlo. Questo perché oggi ogni compagnia ha la propria “lista nera” In cui inserire una persona che può risultare “cattivo pagatore”. Se si è finiti nella black list dell’operatore per uscirne basta saldare le bollette arretrate, maggiorate dagli interessi.
In tema di ritardi nel pagamento delle bollette si ricorda che a fine 2015 il Garante per la Privacy ha dato l’autorizzazione alla realizzazione di un database condiviso e accessibile a tutte le compagnie telefoniche, il S.I.Mo.I.Tel., nel quale potranno essere iscritti tutti quei clienti che intenzionalmente non pagano bollette per un valore complessivo di 150 euro. Nel S.I.Mo.I.Tel i dati dei clienti segnalati saranno conservati per 36 mesi e, superato questo termine, verranno automaticamente cancellati. Coloro invece che regolarizzeranno la loro posizione prima, avranno diritto ad essere eliminati dal registro entro 7 giorni lavorativi.