Per rendere più sicure le nostre case vengono in aiuto i moderni sistemi di videosorveglianza e di allarme e la Legge di Stabilità 2016 ha introdotto un credito di imposta relativo a tali spese. Su tratta del cosiddetto bonus videosorveglianza che prevede un crediti di imposta per chi ha sostenuto spese per l’installazione sugli immobili privati di sistemi di videosorveglianza digitale o di sistemi di allarme, nonché per contratti stipulati con istituti di vigilanza.
Bonus videosorveglianza
La misura del credito, che dovrà essere utilizzato in compensazione mediante il modello F24, dovrà essere decisa dall’Agenzia delle entrate e terrà conto delle risorse stanziate e dell’ammontare del credito complessivamente richiesto. Come avere il bonus videosorveglianza? I soggetti interessati devono inviare un’apposita richiesta all’Agenzia delle entrate in via telematica usando il software “Creditovideosorveglianza”, disponibile on line sul sito della stessa Agenzia a cui accedere tramite le credenziali rilasciate dall’Amministrazione finanziaria (Entratel o Fisconline) oppure tramite professionisti abilitati. La richiesta deve essere presentata entro e non oltre il 20 marzo 2017 e poi l’Agenzia delle entrate comunicherà entro il 31 dello stesso mese la percentuale dell’agevolazione.
Detrazione al 50% fino al 31 dicembre 2017
Oltre al credito di imposta, è bene ricordare che anche quest’anno si potrà continuare a fruire della detrazione fiscale al 50% per una serie di interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, ossia furto, aggressione.
In questi casi, la detrazione è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili e non vi rientra, a differenza del bonus videosorveglianza, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza. Tra gli interventi che invece si possono detrarre fino al 31 dicembre 2017 troviamo:
- rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici
- apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione
- porte blindate o rinforzate
- apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
- installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
- apposizione di saracinesche
- tapparelle metalliche con bloccaggi
- vetri antisfondamento
- casseforti a muro
- fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati
- apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.
La detrazione Irpef al 50% è fruibile indicando tali spese nella dichiarazione dei redditi e pagando con bonifico bancario o postale che sia parlante, ossia che contenga una serie di elementi quali la causale, il codice fiscale del beneficiario e la partita Iva della ditta che ha eseguito i lavori.