Mentre il 27 aprile hanno aperto nuovamente i battenti i cantieri pubblici, da lunedì 4 maggio sarà la volta di quelli privati. Con l’avvio ufficiale della Fase 2 prevista dal governo in merito all’emergenza sanitaria da Coronavirus, potranno riprendere i lavori edili privati. Via libera quindi alle ristrutturazioni di singoli appartamenti e di interi edifici e ai lavori di efficientamento energetico sugli immobili.
Le regole da applicare ai cantieri
Tuttavia sicurezza sarà la parola d’ordine e si dovranno applicare le disposizioni riguardanti il Protocollo MIT 24 aprile 2020 per la riapertura dei cantieri edili. In particolare, il datore di lavoro dovrà garantire che venga effettuata su tutti i lavoratori e su chiunque entri nel cantiere:
- controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso al cantiere
- mantenere la distanza di sicurezza, utilizzare gli strumenti di protezione individuale messi a disposizione durante le lavorazioni che non consentano di rispettare la distanza interpersonale di un metro e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene.
Dal canto loro, gli operai devono informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale.
Il datore di lavoro poi deve assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica degli spogliatoi e delle aree comuni limitando l’accesso contemporaneo a tali luoghi; ai fini della sanificazione e della igienizzazione vanno inclusi anche i mezzi d’opera con le relative cabine di guida o di pilotaggio. Nel caso di presenza di una persona con Covid-19 all’interno del cantiere si deve procedere alla pulizia e sanificazione dei locali, alloggiamenti e mezzi. Le persone presenti devono adottare tutte le precauzioni igieniche, in particolare il frequente e minuzioso lavaggio delle mani. Le imprese potranno disporre la riorganizzazione del cantiere e del cronoprogramma delle lavorazioni anche attraverso la turnazione dei lavoratori con l’obiettivo di diminuire i contatti, di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili e di consentire una diversa articolazione degli orari del cantiere sia per quanto attiene all’apertura, alla sosta e all’uscita.