Casa: come cambieranno le rendite catastali degli immobili ristrutturati

Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha illustrato il Piano strutturale di Bilancio in Parlamento, e tra le misure citate anche l'aggiornamento catastale successivo all’utilizzo da parte dei proprietari di immobili di bonus edilizi.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 11/10/2024 Aggiornato il 11/10/2024
palazzi di Milano vista dai piani alti

Le rendite catastali di un immobile oggetto di lavori di ristrutturazione per cui si è fruito dei bonus fiscali, Superbonus in testa, devono essere obbligatoriamente aggiornate. Questo l’obiettivo del governo secondo le dichiarazioni del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti illustrando il Piano strutturale di bilancio in Parlamento.

Cosa sono le rendite catastali?

Le rendite catastali sono un valore fiscale attribuito agli immobili (come abitazioni, terreni, locali commerciali, ecc.) in Italia, utilizzato per calcolare le imposte relative alla proprietà immobiliare. Questo valore viene stabilito dall’Agenzia delle Entrate sulla base di parametri catastali come la zona in cui si trova l’immobile, la tipologia e la sua destinazione d’uso. Le rendite catastali sono fondamentali per calcolare le tasse sugli immobili, come l’IMU (Imposta Municipale Unica). Per calcolare la nuova IMU difatti va individuata la base imponibile che è data dalla rendita catastale dell’immobile rivalutata del 5%.

Quando si eseguono lavori di miglioramento edilizio che aumentano il valore di un immobile, è possibile che la rendita catastale venga rivalutata. È importante che i proprietari di immobili tengano conto di questi aspetti e dopo aver realizzato interventi di ristrutturazione che impattano sulla struttura o sul valore dell’immobile, è necessario aggiornare le informazioni catastali. Per capire se gli interventi influenzeranno la rendita catastale, è consigliabile rivolgersi a un geometra o a un professionista del settore, che può assistere con le pratiche catastali.

Le dichiarazioni del ministro Giorgietti

“Non si tratta di fare l’aggiornamento a valori di mercato”, sottolinea il ministro, “ma di precisare una norma della scorsa legge di bilancio secondo cui chi fa ristrutturazioni edilizie è tenuto ad aggiornare i dati catastali, e andremmo a verificare che l’abbia fatto”.

L’intento del governo è quindi verificare che i proprietari di immobili che hanno ristrutturato casa abbiano successivamente provveduto ad aggiornare le rendite catastali. La conseguenza è che aggiornare le rendite catastali significa che i proprietari di seconde o terze case che hanno eseguito lavori connessi al bonus ristrutturazioni, all’ecobonus o al Superbonus, potrebbero dover pagare una quota di Imu più alta oppure, in caso di compravendite, potrebbero essere tenuti a versare imposte di registro e Iva più alte. 

La misura non è stata ancora approvata, né è entrata in vigore; si attende l’ok definitivo alla legge di bilancio 2025 entro la fine dell’anno. 

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