Fisco: scadenze e tasse rinviate dal Decreto Rilancio

Modelo 730, Imu, Irap, pignoramenti: ecco le scadenze fiscali rinviate dal Decreto Rilancio per contribuenti e imprese.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 15/05/2020Aggiornato il 15/05/2020
domande sulla figura del notaio

L’emergenza Coronavirus ha modificato il calendario delle scadenze fiscali per il 2020, con il Decreto Liquidità prima e quello Rilancio varato a maggio con i quali è stato previsto il rinvio di alcune tasse per contribuenti e imprese. Vediamole da vicino.

Le scadenze e tasse rinviate per i contribuenti

Partendo dai contribuenti persone fisiche, la prima scadenza rinviata è quella della presentazione del modello 730/2020. La presentazione della denuncia dei redditi dei lavoratori dipendenti slitta di qualche mese, da luglio al 30 settembre 2020. Ciò però non preclude la possibilità di presentare la denuncia dei redditi prima. Così chi presenterà il 730 entro il 30 giugno, otterrà i rimborsi a credito oppure pagherà se a debito, nella busta paga o nel cedolino della pensione entro luglio. Chi invece lo presenterà più tardi, vedrà slittare l’erogazione o il pagamento di un paio di mesi

Chi presenterà il 730 entro il 30 giugno, otterrà i rimborsi a credito oppure pagherà se a debito, nella busta paga o nel cedolino della pensione entro luglio. Chi invece lo presenterà più tardi, vedrà slittare l’erogazione o il pagamento di un paio di mesi.

Decisa anche la sospensione fino al 31 agosto 2020 dei pignoramenti su stipendi, salari e pensioni effettuati dall’agente della riscossione e viene prevista inoltre la sospensione dei pagamenti per avvisi di accertamento: quelli in scadenza tra  marzo e maggio, potranno essere effettuati entro il 16 settembre. Rinviate poi al 1° settembre le notifiche delle cartelle esattoriali.

Scadenza IMU e Tasi confermata

Rimanendo in tema scadenze fiscali, nessuna modifica alla data di pagamento dell’acconto dell’IMU e della Tasi che rimangono entrambe al 16 giugno prossimo. Il 16 dicembre sarà invece la volta del saldo. 

Scadenze rinviate per le imprese

Passando alle imprese, si prevede lo stop alla rata di giugno dell’Irap (saldo e acconto) per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato e i lavoratori autonomi con un corrispondente volume di compensi.

Cancellato anche l’acconto Imu di giugno per gli alberghi e gli stabilimenti balneari, a patto che proprietario e gestore coincidano.

I versamenti delle ritenute, dell’Iva e dei contributi sospesi a marzo, aprile e maggio per le imprese che hanno subito cali di fatturato, rientrano tra le filiere maggiormente colpite o sono nelle province dichiarate zona rossa all’inizio della pandemia potranno essere effettuati dal prossimo 16 settembre.

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