Cambia dal 1° ottobre 2015 l’attestato di prestazione energetica degli edifici, il cosiddetto APE, per effetto di due provvedimenti prossimi ad entrare ufficialmente in vigore, contenenti uno i requisiti standard minimi per il calcolo delle prestazioni energetiche degli immobili e l’altro le linee guida per redigere proprio l’APE.
I nuovi standard minimi entrano in vigore il 1° ottobre prossimo e saranno man mano resi più restrittivi fino ad arrivare al 31 dicembre 2020 quando tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere NZEB “Near Zero Energy Building” (per quelli pubblici la deadline è il 31 dicembre 2018). La novità maggiore concerne le modalità di calcolo delle prestazioni energetiche degli immobili. Ogni edificio infatti verrà messo a confronto con un altro dotato di maggior efficienza energetica ma identico per sagoma, volume, superficie calpestabile, ubicazione e destinazione d’uso.
In questo modo dovrebbe essere più agevole valutare il grado di rendimento energetico degli edifici e quindi redigere il relativo attestato, determinando la classe energetica sulla base della prestazione energetica globale dell’edifico che verrà espressa in energia primaria non rinnovabile. Le classi energetiche previste saranno 10 in totale (contro le 7 attuali), andando dalla migliore, la A4, alla peggiore, la G.
Nell’Ape si dovranno inserire:
- · i consumi energetici dell’immobile per la climatizzazione estiva e anche per quella invernale
- · l’emissione di anidride carbonica
- · gli interventi consigliati per aumentare l’efficienza energetica dell’immobile, distinguendo tra lavori di recupero edilizio e di risparmio energetico.
Verrà introdotto un sistema informativo comune e unico su tutto il territorio nazionale, a cui le Regioni dovranno uniformarsi entro due anni al massimo dall’emanazione in via ufficiale. Il nuovo sistema informativo si chiamerà SIAPE e in esso verranno raccolti tutti i dati relativi agli attestati di prestazione energetiche che vengono rilasciati in tutta Italia in base alle nuove regole.
Obiettivo è uniformare l’applicazione delle norme operative su tutto il territorio visto che, attualmente, in considerazione dell’autonomia di cui gode ogni singola Regione per effetto della direttiva europea 2002/91/UE, vi è una diversità di regole.
Ma le novità non si fermano qui. Con il nuovo APE cambieranno veste gli annunci di vendita e locazione di immobili, che devono riportare le prestazioni energetiche degli stessi che saranno riportate sotto forma di emoticons per permettere anche ai non addetti ai lavori di comprendere in modo più intuitivo il rendimento energetico dell’abitazione che si intende acquistare o prendere in affitto.