Via libera definitivo della Camera al dl fare. Superata la prova in Senato, il provvedimento, che intende rilanciare la ripresa economica del Paese, è stato convertito in legge. E introduce molte novità in materia di fisco, giustizia, lavori pubblici legati all’energia e in area edilizia.
In merito a quest’ambito, in particolare si segnala la possibilità di modificare la sagoma (ma non il volume degli edifici) con la Scia, la pratica Segnalazione certificata di inizio attività. Ma comunque i centri storici sono tutelati con una misura più restrittiva che obbliga i Comuni a individuare, entro il 30 giugno 2014, le aree nelle quali non è applicabile la Scia per interventi di demolizione o ricostruzione che modifichino la sagoma. Qualora i Comuni, e a titolo sostitutivo la Regione, non si attivino in tal senso, un commissario nominato dal ministro dei Trasporti adotterà la deliberazione. Scompare dalla legge, dunque, la norma più sostanziosa per gli interventi di media e grande scala, inizialmente prevista, mentre sono confermati gli altri provvedimenti che mirano a semplificare la vita del cittadino in materia edilizia, riportate all’articolo 30 del disegno di legge: dalla proroga di due anni dei permessi rilasciati, alla parziale liberalizzazione dei parcheggi pertinenziali, al certificato di agibilità anche parziale, che consente ai costruttori di vendere appartamenti singoli in edifici. Con la nuova legge, inoltre, per debiti fino a 120 mila euro Equitalia non potrà più pignorare la prima casa, a meno che non sia immobile di lusso e sarà possibile rateizzare fino a un massimo di 120 rate (prima erano 72), i debiti nei confronti del Fisco, saltando, in caso di difficoltà, il versamento di otto rate.
La legge, infine dispone l’esonero dell’obbligo di presentare il Durc, il documento unico di regolarità contributiva, in caso di lavori privati in edilizia realizzati direttamente in economia dal proprietario dell’immobile.