Il decreto Sblocca Italia è legge

Il Senato ha approvato la legge di conversione del decreto n. 133 del 2014, il D.L. Sblocca Italia, con tante novità per la casa che entreranno in vigore con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 07/11/2014Aggiornato il 07/11/2014
Il decreto Sblocca Italia è legge

È legge il decreto Sblocca Italia, il D.L. n. 133 del 2014, in seguito all’approvazione definitiva del testo da parte del Senato con 157 voti a favore, 110 contrari e zero gli astenuti. Il provvedimento di legge, che ora attende la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, contiene una serie di misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive.

Nel testo definitivo non v’è traccia della misura tanto discussa sul taglio dell’aliquota IVA per i lavori di ristrutturazione al 4% e contestuale aumento al 10 invece in caso di acquisto della prima casa direttamente da una ditta di costruzioni.

Per quanto riguarda il bonus fiscale previsto per chi acquista una casa e la affitta, per almeno 8 anni, a canone concordato, nella legge approvata in via definitiva si prevede che in caso di risoluzione anticipata del contratto di locazione, l’agevolazione fiscale rimane in capo al proprietario ma solo se trova un nuovo inquilino entro 1 anno. Potranno fruire del bonus fiscale inoltre anche gli acquirenti di case di nuova costruzione purché invendute alla data di entrata in vigore della legge, e gli immobili oggetto di lavori di restauro e di ristrutturazione.

Confermata l’altra novità per la casa prevista nel decreto prima e nella legge ora, riguardante gli interventi di manutenzione straordinaria tra cui l’accorpamento o il frazionamento di unità immobiliare, che saranno realizzabili con la CIL, la Comunicazione di Inizio Lavori e non più con la SCIA. Il tecnico professionista che deve redigere e presentare la CIL avrà comunque l’obbligo di attestare che i cambiamenti sono compatibili con la normativa antisismica e con quella sul rendimento energetico e, insieme alla comunicazione, dovrà consegnare gli elaborati progettuali al Comune.

Tra le altre novità troviamo l’introduzione del Regolamento unico edilizio, che costituirà una base sulla quale tutti i Comuni dovranno poi costruire le loro integrazioni, la formula del “rent to buy”, l’affitto con riscatto, nonché gli eventuali sconti sui tributi locali come imu, tasi e altro per i cittadini, riuniti in comitati, che si occupino di pulire e gestire piccoli aree dei territorio urbano come parchi, strade o anche piazze. Il tutto sarà stabilito dal Comune di riferimento.

 

 

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