Salta anche la rata imu del 16 dicembre. Non sono ancora stati trovati i soldi per sopperire alla sua cancellazione, ma il Consiglio dei ministri, nella seduta di mercoledì 28 agosto, si è impegnato a eliminare il saldo dell’Imu con un ulteriore decreto legato alla legge di stabilità, che verrà discussa entro il 15 ottobre. Più di due mesi per trovare le coperture, dopodiché l’imposta municipale unica dal 2014 verrà definitivamente abolita, o meglio sostituita dalla service tax, la tassa sui servizi locali, abbinata alla Tares, la tassa sui rifiuti. A stabilirne aliquote ed esenzioni saranno i Comuni, sulla base di un “tariffario” standard, che verrà stilato anch’esso con la legge di stabilità. La promessa è che, rispetto all’Imu, il carico fiscale sarà minore e terrà conto o della metratura della casa, o della rendita, così da attenuare sperequazioni.
L’imposta avrà due componenti, la prima chiamata tari sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre servizi urbani. Le aliquote, commisurate alla superficie, saranno parametrate dal Comune con flessibilità ma nel rispetto del principio comunitario “chi inquina paga” e in misura tale da garantire la copertura integrale del servizio. La seconda componente, denominata tasi, sarà a carico di chi occupa fabbricati. Il Comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale. Sarà a carico sia del proprietario, che dell’occupante, in quanto fruisce dei beni e dei servizi locali. Il Comune avrà adeguati margini di manovra nell’ambito dei limiti fissati dalla legge statale.