La legge di Stabilità 2016 in dirittura d’arrivo cancella le tasse sulla prima casa, quindi oltre all’imu che già non si paga sulle abitazioni principali che non siano di lusso né di pregio, sembra che dal prossimo anno non si pagherà neanche la tasi sempre sulla prima casa tranne che siano di categoria catastale A1, A8 e A9.
Le ultime modifiche prevedono anche l’esenzione dal pagamento delle tasse sulla prima casa, Imu e Tasi, sull’unico immobile di proprietà concesso al figlio o all’ex coniuge in comodato d’uso gratuito, nonchè la riduzione del 25% dell’Imu per chi affitta una seconda casa con contratto di locazione a canone concordato. A parte le esenzioni e gli sconti che potrebbero arrivare dal 1 gennaio 2016, c’è anche il rischio di una mini Tasi come avvenuto con la mini Imu nel 2014. Cosa significa? In sostanza la legge di Stabilità ha fatto salve le delibere dei Comuni con le nuove aliquote per la Tasi adottate dopo la scadenza ufficiale di fine luglio. In vista del saldo del 16 dicembre per la Tasi se il Comune di residenza ha approvato la delibera con le nuove aliquote 2015 entro luglio, queste saranno usate per calcolare l’imposta da parare.
Se invece il Comune ha deliberato le nuove aliquote dopo la scadenza ufficiale di luglio ma entro settembre, le aliquote da usare per calcolare il saldo Tasi di dicembre saranno quelle 2014. E poi a gennaio Il Comune potrà chiedere un conguaglio con le nuove aliquote 2015, da qui la mini Tasi. Ma quanti sarebbero i Comuni dove c’è il rischio della mini Tasi? A fare i conti la Uil secondo cui ad essere stati in ritardo con le delibere sono 844 Comuni totali, tra cui Napoli, Avellino, Frosinone, Mantova, Matera, Rieti, Terni, Trieste, Verbania.
Rischio mini Tasi a gennaio 2016: ecco di che cosa si tratta
Dopo la mini Imu nel 2014, potrebbe esserci il rischio di un conguaglio per la Tasi nel 2016 per alcuni Comuni. Vediamo cosa significa.
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il Aggiornato il