L’inquinamento atmosferico è una piaga per molte città italiane specie al Nord dove la presenza delle polveri sottili (Pm10), piccole particelle disperse nell’atmosfera che possono derivare da veicoli, impianti industriali o cantieri e la cui presenza nell’aria varia in base al luogo ma anche al clima e alla stagione, ha raggiunto livelli molto alti.
Stando ai dati dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale in Lombardia, la legna e il pellet contribuiscono per il 47% alla produzione di PM10 nell’aria. Da qui la Regione ha deciso di intervenire vietando, come già accade per gli autoveicoli da Euro 0 e Euro 6, le accensioni di apparecchi a biomassa poco efficienti. Stessa cosa per la Regione Veneto che ha così introdotto un criterio di classificazione dei prodotti a pellet e legna basato sulle prestazioni ambientali. In sostanza stufe e camini vengono distinti in base alla classe di qualità ambientale espressa attraverso un numero di stelle che va da 2 a 4 e che riguarda la performance in termini di emissioni e rendimenti.
Stufe e camini: le regole per la Regione Lombardia
Vediamo nello specifico cosa prevedono le due Regioni. Per quanto riguarda la Lombardia la normativa di riferimento è il Protocollo per la Qualità dell’Aria che ha previsto nel periodo autunnale e invernale che va dal 1° ottobre al 31 marzo di ogni anno il divieto di utilizzo di apparecchi per il riscaldamento domestico poco efficienti alimentati a biomassa legnosa. Poco efficienti nel senso che devono avere un rendimento inferiore al 63% e dei valori di emissione di monossido di carbonio uguale o superiore a 0,5%. La limitazione si applica nel caso in cui siano presenti altri impianti per il riscaldamento domestico alimentati con combustibili tradizionali ammessi e si applicano a camini aperti, camini chiusi e stufe con un rendimento inferiore al 63%
Il divieto si applica alla Fascia 1 del territorio regionale e ai restanti Comuni situati ad una quota altimetrica uguale o inferiore ai 300 m s.l.m. Qui l’elenco completo dei Comuni interessati. http://www.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/67ba5e53-59d1-4bb4-9913-b311a6ba695b/elenco+comuni+Fascia+1.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=67ba5e53-59d1-4bb4-9913-b311a6ba695b
In questi territori inoltre è stabilito che in caso di emergenza inquinamento di Livello 1 (attivo dopo 4 giorni consecutivi di superamento dei limiti di PM10), potranno essere utilizzati camini e stufe che garantiscono una classe ambientale dalle 3 stelle in su. In caso di emergenza inquinamento di Livello 2 (attivo dopo il 10° giorno di di superamento dei limiti di PM10), potranno essere utilizzati camini e stufe che hanno una classe ambientale di almeno 4 stelle.
Per verificare l’appartenenza del proprio impianto ad una determinata classe si deve fare riferimento in prima istanza alla documentazione fornita dal costruttore (Dichiarazione delle Prestazioni Ambientali o Attestato di Certificazione). Se l’informazione è mancante, si ci potrà rivolgere al costruttore il quale metterà a disposizione l’informazione anche tramite il proprio sito internet. In ogni caso sarà possibile consultare il Catalogo regionale, costruito a partire dagli elenchi trasmessi dai diversi produttori riportanti la classificazione dei generatori, aggiornato periodicamente e pubblicato all’indirizzo www.L15.regione.lombardia.it.
Stufe e camini: la Regione Veneto
Per quanto riguarda la Regione Veneto sono state adottate delle specifiche Linee Guida sulla base di proposte avanzate da Comuni e Province del territorio veneto con la deliberazione n. 1909 del 29.11.2016 che prevede una classificazione dei generatori di calore alimentati a biomassa legnosa, aventi una potenza termica nominale inferiore a 35 kW, che si basa sull’introduzione di 5 classi di qualità ambientale (da 1 a 5 Stelle), in funzione delle emissioni inquinanti specifiche e del rendimento, che ne determineranno le eventuali limitazioni temporanee all’utilizzo.
Il Veneto ha previsto dei limiti per stufe e camini solo in caso di raggiungimento del livello di criticità “2”, che si attiva in caso di concentrazione media giornaliera di 100 microgrammi al metro cubo per 3 giorni consecutivi. Nella zona/agglomerato urbano in cui si è verificato il raggiungimento di tale livello di allerta e nei successivi 10 giorni è vietato l’uso degli apparecchi a biomassa di classe inferiore alle 4 stelle, se nell’abitazione sono presenti altri impianti termici alimentati a gas (metano o gpl).
Di seguito l’elenco dei prodotti con la relativa classe ambientale pubblicato negli appositi cataloghi appositamente predisposto dalle Regioni Lombardia e Veneto:
per il Veneto: www.regione.veneto.it/c/document_library/get_file?uuid=4df98f58-7f2b-40a8-9590-d7d5b7dde5c0&groupId=10709
per la Lombardia: www.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/0e5f9d91-dbb3-4694-9931-4028092b5994/catalogo+generatori+al+06-04-2017.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=0e5f9d91-dbb3-4694-9931-4028092b5994