Decreto Fare: novità sul Durc per chi ristruttura

Il Documento unico di regolarità contributiva con l'entrata in vigore della legge 98/2013 cambia durata e non serve più per chi fa lavori in economia.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 02/10/2013Aggiornato il 02/10/2013
Decreto Fare: novità sul Durc per chi ristruttura

Novità, dal 21 agosto, sul fronte Durc, il Documento unico di regolarità contributiva che, per esempio, le imprese devono rilasciare al privato che volesse iniziare una ristrutturazione. L’articolo 31 del Decreto del Fare ha allungato la vita a questo documento, indispensabile per l’affidamento di incarichi, servizi e forniture. Passa così da 90 a 120 giorni la validità della certificazione rilasciata dopo la data di entrata in vigore della nuova legge  98/2013. In nome della semplificazione e della velocizzazione della burocrazia, lo stesso documento può essere utilizzato per diversi appalti e contratti, come nelle diverse fasi di un medesimo contratto, dall’aggiudicazione dell’incarico al pagamento degli stati di avanzamento del lavoro. Semplificazione nella semplificazione, scompare l’obbligo del Durc in caso di lavori realizzati in economia, cioè tutti quegli interventi di piccola manutenzione o ristrutturazione che il privato commissiona direttamente ad un professionista autonomo, senza ricorrere ad imprese edili e senza effettuare interventi di demolizione o ampliamento. Rimane invece obbligatoria la presentazione del Durc per lavori ordinari e straordinari effettuati nelle parti comuni di un condominio.

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