Per unire due appartamenti prima di tutto occorre però sempre rivolgersi a un professionista abilitato per valutare l’entità degli interventi e la fattibilità da un punto di vista tecnico. Occorre controllare in Comune che l’edificio non sia sottoposto a vincoli ambientali o architettonici che vietino la realizzazione del progetto. Questo tipo di intervento è in ogni caso classificato come opera di “manutenzione straordinaria” per la quale occorre chiedere al Comune il Permesso di costruire o, in alternativa, a seconda delle normative locali, presentare una dichiarazione di inizio attività (Dia) o una segnalazione di inizio attività (Scia). Per tutte queste pratiche bisogna rivolgersi a un professionista abilitato.
Al termine dei lavori è anche necessario presentare la pratica di variazione catastale, con la quale verranno modificati i parametri dell’immobile e di conseguenza la rendita da riconoscere allo Stato. La nuova unità potrà avere una rendita catastale maggiore della somma delle due preesistenti perché la superficie complessiva incide sulla classificazione delle abitazioni.
Una volta accertato che l’accorpamento è realizzabile, se gli appartamenti si trovano in condominio si avverte l’amministratore. Se l’intervento comporta anche modifiche visibili dall’esterno, come l’eliminazione di un ingresso o la trasformazione di un serramento (per esempio da finestra a portafinestra o viceversa) è necessaria inoltre l’autorizzazione dell’assemblea. Al termine dei lavori, è obbligatorio un aggiornamento dei millesimi di proprietà di tutto il condominio.
Quando si debbano unire due appartamenti è necessario:
- verificare se le pareti da demolire per effettuare il collegamento contengono tubature idrauliche, fili elettrici o impianti comuni del condominio e prevedere le necessarie modifiche;
- ricorrere a un tecnico strutturista, che effettuerà verifiche statiche, qualora le pareti interessate dall’unione degli appartamenti siano portanti e siano necessarie demolizioni di loro parti o nuove aperture;
- controllare la complanarità tra i pavimenti delle due unità immobiliari da unire. Un dislivello viene comunque quasi sempre a crearsi in corrispondenza delle murature demolite e si rende quindi quasi sempre necessario rifare il pavimento nei due ambienti che vengono uniti.
- demolire una porzione di soletta se le unità immobiliari da unire si trovano invece su livelli diversi; prima occorre far effettuare una verifica tecnica, per consentire il passaggio della scala.
Altro intervento da preventivare è l’integrazione di tutti gli impianti presenti – come per esempio quello di riscaldamento ed elettrico – in modo da avere un’utenza unica e da contenere così i costi di gestione.