Con la chiusura degli uffici e delle attività causa lockdown in molti si sono ritrovati in grande difficoltà. Proprio a supporto di imprese, artigiani, autonomi e professionisti è prevista la possibilità di richiedere la garanzia statale sui prestiti favorendo così la ripartenza del sistema produttivo italiano dopo l’emergenza Coronavirus.
Garanzia statale su prestiti: di cosa si tratta
Il D.L. 23/2020, conosciuto come Decreto liquidità, ha introdotto la possibilità di ottenere prestiti fino a 25.000 con garanzia statale ossia quella fornita dal fondo Garanzia per le Pmi in favore di piccole e medie imprese e di persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni la cui attività d’impresa è stata danneggiata dall’emergenza COVID-19.
In particolare i prestiti richiesti avere una durata fino a 6 anni (72 mesi) e prevedere un periodo di pre-ammortamento di 24 mesi (si pagano solo gli interessi in questo arco temporale).
La garanzia che si può chiedere al Fondo di Garanzia Pmi può essere in misura pari:
- al 100% per i prestiti di importo non superiore al 25% dei ricavi fino a un massimo di 25.000 euro
- al 100% (di cui 90% stato e 10% confidi) per i prestiti di importo non superiore al 25% dei ricavi fino a un massimo di 800.000 euro
- garanzia al 90% per i prestiti fino a 5 milioni di euro.
La garanzia statale è automatica e senza valutazione del Fondo che in pratica accetta automaticamente le domande presentate da banche, confidi e altri intermediari finanziari. Sono questi ultimi infatti a chiedere la garanzia statale sul prestito al Fondo.
Come ottenere la garanzia
Il primo passo da compiere per l’artigiano o il professionista è quindi ottenere il prestito dalle banche, che non sono vincolate a concederlo e che possono comunque effettuare la loro istruttoria.
Una volta ottenuto il prestito, si dovrà scaricare il modulo,Modulo garanzia prestiti con la richiesta della garanzia statale, dal sito http://www.fondidigaranzia.it, compilarlo e inviarlo alla banca attraverso una semplice e-mail con allegato un documento di riconoscimento in corso di validità. La banca provvederà poi a inserire i dati per la richiesta sul portale del Fondo, il quale darà riscontro della presa in carico della pratica. A quel punto la banca potrà procedere all’erogazione del finanziamento senza attendere l’ammissione della domanda al Fondo.