Aumento IVA dal 2016?

La legge di Stabilità potrebbe prevedere un aumento dell’aliquota IVA dal 10 al 12% e dal 22 al 24% a partire dal 1° gennaio 2016. Ecco perché e quali sarebbero gli effetti sui prodotti di largo consumo.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 07/11/2014Aggiornato il 07/11/2014
Aumento IVA dal 2016?

La legge di Stabilità prevede come clausola di salvaguardia, nel caso cioè in cui non ci fosse l’adeguata e necessaria copertura finanziaria per mettere in atto le misure ivi contenute, un possibile aumento dell’IVA dal 2016. In particolare il paventato aumento dell’imposta sul valore aggiunto potrebbe esserci dal 1° gennaio 2016 sia per l’aliquota al 10 che per quella al 22% che passerebbero così rispettivamente al 12 e al 24%. L’aumento potrebbe poi salire negli anni seguenti al 13 e al 25% nel 2017 e fino al 25,5% nel 2018. Il probabile aumento IVA avrebbe conseguenze sulla spesa delle famiglie visto che riguarderebbe prodotti di largo consumo. In particolare sono attualmente tassati con l’IVA al 10% prodotti come carni, salumi, pesci, latte conservato, yogurt, formaggi e latticini, uova, zucchero, confetture, marmellate e miele, cioccolato, confetteria e gelati, prodotti di panetteria e pasticceria, caffè, medicinali e prodotti farmaceutici compresi quelli omeopatici. Sono invece soggetti all’aliquota IVA al 22% le bevande analcoliche, succhi di frutta e verdura, abbigliamento e calzature, mobili e servizi per la casa, elettrodomestici e utensili e attrezzi da giardino, nonché beni e servizi della persona (parrucchiere, trattamenti di bellezza), gioielli e articoli da viaggio come borse e valigie, servizi di telefonia e fax, apparecchi informatici, fotografici e cinematografici, strumenti musicali, giochi, servizi sportivi, articoli di cartoleria e da disegno, automobili e bicilette. Sulla base di questi possibili aumenti dell’IVA, l’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori, l’associazione senza scopo di lucro che tutela consumatori ed utenti, ha fornito una stima media dei prezzi in aumento di alcuni prodotti usati dalle famiglie.

Così se l’aliquota IVA passa dall’attuale 10% al probabile 13% dal 2017 potrebbero esserci questi rincari:

• Fettine di vitello (al kg) 25,82 – aumento 26,60 euro
• Prosciutto crudo (al kg) 33,10 – aumento 34,10 euro
• Filetto di nasello (al kg) 18,00 – aumento 18,54 euro
• Yogurt alla frutta (2 pz.) 1,79 – aumento 1,84 euro
• Uova (conf. 6) 1,99 – aumento 2,05 euro
• Energia elettrica (spesa annua) 526,00 – aumento 541,89 euro
• Gas (spesa annua) 1.316,00 – aumento 1.355,74 euro
• Biglietto treno Roma-Milano 86,00 – aumento 88,60 euro
• Volo Roma-Milano 119,00 – aumento 122,59 euro
• Biglietto cinema 8,00 – aumento 8,24 euro
• Caffè al bar 0,90 – aumento 0,93 euro.

Per i prodotti con IVA al 22% se si arriva all’aumento massimo al 25,5% dal 2018 i prezzi potrebbero così aumentare:

• Bottiglia di vino 7,50 – aumento 7,77 euro
• Giacca uomo 83,00 – aumento 85,93 euro
• Pantalone donna 71,50 – aumento 74,03 euro
• Scarpe donna 114,00 – aumento 118,09 euro
• Benzina 1,76 – aumento 1,82
• Shampoo 3,90 – aumento 4,04.

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