Bonus cucina con ristrutturazione e senza ristrutturazione

Tutto quello che c'è da sapere sul bonus cucina 2024, connesso ai lavori di ristrutturazione ( ma in alcuni casi anche senza lavori edili veri e propri), in vigore fino alla fine dell'anno.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 22/07/2024Aggiornato il 07/08/2024

Chi vuole comprare una cucina nuova può fruire, a determinate condizioni, del bonus cucine, anzi più precisamente del bonus mobili in vigore fino al 31 dicembre 2024, la detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione

La detrazione va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per il 2024, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Condizione per avere il bonus è realizzare un lavoro di ristrutturazione, che è sua volta incentivato con il bonus 50%, ma in alcuni limitati casi, il bonus mobili per l’acquisto della cucina si può ottenere anche senza effettuare lavori edili in senso stretto.

Cucina Febal Casa

Bonus cucina 2024 con ristrutturazione

Il bonus cucina consiste nella possibilità di acquistare la cucina e  detrarre dall’Irpef il 50% delle spese, indicandole nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche). Per avere l’agevolazione occorre però realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.

Nel dettaglio l’intervento edilizio che permette di ottenere il bonus cucina 2024 può rientrare nella:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno invece diritto al bonus
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Non sono compresi tra gli interventi che danno diritto al bonus mobili ed elettrodomestici per l’acquisto della cucina:

  • lavori finalizzati all’adozione di misure dirette a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (a meno che, per le loro particolari caratteristiche, non siano anche inquadrabili tra gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia)
  • la realizzazione di posti auto o box pertinenziali

Bonus cucina 2024 senza ristrutturazione

Ci sono alcuni interventi però che anche senza una vera e propria ristrutturazione permettono di fruire del bonus mobili per l’acquisto di una cucina nuova. Così ad esempio la sostituzione della caldaia, un lavoro che rientra tra gli interventi di “manutenzione straordinaria” che permettono di avere il bonus mobili. È necessario però che ci sia un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente. Quindi sostituendo la caldaia e producendo un risparmio energetico in casa si può comprare la cucina nuova fruendo così del bonus mobili.

Come precisa l’Agenzia delle Entrate nella posta di Fiscoggi, la sua rivista ufficiale, nella categoria “manutenzione straordinaria” rientrano anche gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, quale l’installazione di una stufa a pellet che permette così di fruire anche in tal caso del bonus mobili per l’acquisto della cucina. 

Come avere il bonus cucina 2024

Per avere lo sconto Irpef, la cucina nuova deve essere pagata con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Si può acquistare anche con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.

Una volta comprata la cucina, occorre conservare una serie di documenti che sono:

  • l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente)
  • le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura.

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