Esiste un bonus fiscale per il videocitofono?

Tra gli interventi ammessi a godere della detrazione fiscale per ristrutturazione, al 50% fino al 31 dicembre 2024, rientra anche l'installazione di videocitofoni?

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 24/06/2024Aggiornato il 24/06/2024
videocitofono bticino

Fino al 31 dicembre 2024 si può fruire dell’aliquota al 50% connessa alla ristrutturazione per una serie di interventi relativi alla sicurezza di casa, come l’installazione di citofoni, videocitofoni e telecamere.  La detrazione da indicare nella denuncia dei redditi deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Dal 2025, a meno di eventuali proroghe o modifiche, la detrazione fiscale si abbasserà al 36% e fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare.

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Come detrarre le spese per il videocitofono con la detrazione fiscale al 50%

L’Agenzia delle Entrate nella sua guida on line relativa alla detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia ha stilato un elenco esemplificativo di interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef. Tra questi rientra anche la sostituzione (o nuova installazione con le opere murarie occorrenti) di citofoni, videocitofoni e telecamere.

Tali lavori rientrano in quelli relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. Per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti).

In questi casi, la detrazione è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili. Per fruire dell’agevolazione occorre pagare le spese tramite bonifico bancario o postale “parlante”, in cui devono essere indicati:

  • la causale del versamento (articolo 16-bis del Dpr 917/1986),
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

I contribuenti interessati devono conservare, oltre alla ricevuta del bonifico, le fatture o le ricevute fiscali relative alle spese effettuate per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione. Per avere la detrazione, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, basta poi indicare le relative spese sostenute nella dichiarazione dei redditi. 

Per usufruire della detrazione è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.

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Videocitofoni con il bonus mobili?

Fino al 31 dicembre 2024, in abbinamento alla detrazione fiscale al 50%,  si può godere anche del bonus mobili, la detrazione Irpef al 50% per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A. Con il bonus mobili possono essere acquistati mobili nuovi quali cucineletti, armadi, cassettiere, comodinilibrerie, scrivanie, tavoli, sedie, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione) e grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), quali ad esempio frigorifericongelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Si può installare un videocitofono fruendo del bonus mobili? La risposta in questo caso è dunque no. In caso di ristrutturazione e detrazione fiscale al 50%, non si può usufruire del bonus mobili per il videocitofono, in quanto questa agevolazione Irpef è prevista solo per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+, così come per la porta blindata di ingresso. 

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