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Il bonus idrico o bonus acqua è un’agevolazione prevista per le famiglie in difficoltà e che si concretizza in uno sconto sulla bolletta per la fornitura idrica. Dal 1° gennaio 2020 il Bonus sociale idrico viene rafforzato, con uno sconto maggiore in bolletta e viene esteso anche ai titolari di reddito e pensione di cittadinanza. Ma andiamo per ordine.
Bonus idrico: che cos’è
Previsto nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 ottobre 2016 e successivamente attuata con provvedimenti dell’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, il bonus idrico consente di non pagare un quantitativo minimo di acqua a persona per anno. Tale quantitativo è stato fissato in 50 litri giorno a persona (18,25 mc di acqua all’anno), che corrispondono al soddisfacimento dei bisogni essenziali.
Chi può chiedere il bonus idrico
Possono chiedere ed ottenere il bonus acqua gli utenti domestici diretti (l’utente finale in condizioni di disagio economico sociale direttamente titolare di una fornitura per il servizio di acquedotto, fognatura e depurazione ad uso domestico residente) e quelli indiretti (uno dei componenti del nucleo ISEE in condizioni di disagio economico sociale, che utilizzi nell’abitazione di residenza una fornitura per il servizio di acquedotto, fognatura e depurazione intestata ad un’utenza condominiale) del servizio di acquedotto, fognatura e depurazione in condizioni di disagio economico sociale, cioè che sono parte di nuclei familiari con tali indicatori ISEE:
- non superiore a 8.265 euro;
- non superiore a 20.000 euro con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa).
Possono ottenere l’agevolazione anche i titolari della pensione o del reddito di cittadinanza.
Come fare domanda per il bonus idrico e a chi presentarla
Per presentare la domanda servono:
- un documento di identità;
- un’attestazione ISEE in corso di validità;
- un’attestazione che contenga i dati di tutti i componenti del nucleo ISEE (nome-cognome e codice fiscale);
- un’attestazione per il riconoscimento di famiglia numerosa (almeno 4 figli a carico), se l’ISEE è superiore a 8.265 euro (ma entro i 20.000 euro)
- un’eventuale delega se si presenta la domanda per una terza persona.
I titolari di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza dovranno indicare anche:
- numero di protocollo assegnato al Reddito/Pensione di cittadinanza o attestazione utile a documentare la titolarità del richiedente del Reddito/Pensione di cittadinanza
Le informazioni per identificare la fornitura sono reperibili in bolletta e sono:
- il codice fornitura;
- il nominativo del gestore idrico (il soggetto che gestisce il servizio di acquedotto e che emette la fattura).
La domanda per il bonus idrico si presenta utilizzando un apposito modello che si trova sul sito dell’Arerra.
La richiesta va presentata al proprio comune di residenza (o ai Caf delegati dal Comune) insieme alla domanda per il Bonus elettrico e/o gas e, quando accettata, permette di usufruire di uno sconto in bolletta pari al costo di 18,25 mc annui (equivalenti a 50 litri/abitante/giorno, cioè il quantitativo minimo stabilito per legge per il soddisfacimento dei bisogni personali) per ciascun componente il nucleo familiare. Lo sconto verrà erogato direttamente in bolletta per chi ha un contratto diretto, mentre l’utente indiretto, cioè la famiglia che vive in un condominio e non ha un contratto proprio di fornitura idrica, riceverà il Bonus sociale in un’unica soluzione, secondo le modalità individuate dal gestore del servizio idrico (ad esempio su conto corrente o con assegno circolare non trasferibile).