Ecobonus domotica: cosa sapere per richiederlo

Fino alla fine dell'anno, usufruendo dell'ecobonus è possibile portare in detrazione le spese per l’acquisto, l'installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda e di climatizzazione delle unità abitative. In questi casi si parla anche di "ecobonus domotica".

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 08/04/2024Aggiornato il 08/04/2024
Ecobonus

Una casa domotica o con controllo domotico permette di interagire facilmente via wireless con tutti i dispositivi presenti in essa, creando così un sistema integrato di gestione dell’abitazione che permette notevoli risparmi sui consumi.  Gestire infatti a distanza l’impianto di riscaldamento o climatizzazione, programmando impostazioni di accensione e spegnimento in orari predefiniti o con condizioni di temperatura particolari, e ancora controllare i carichi degli elettrodomestici o i dispositivi che permettono di accendere e spegnere le luci di casa dallo smartphone, comporta una riduzione dei consumi e un abbassamento delle bollette. Tutto questo è possibile grazie alla domotica, intendendo per tale l’insieme delle tecnologie, informatiche ed elettroniche, in grado di migliorare la vita quotidiana nelle abitazioni e di garantire funzionalità e prestazioni utili, come il controllo da remoto dei dispositivi presenti in casa, il miglioramento e l’ottimizzazione dei consumi energetici, la conseguente riduzione degli sprechi, la gestione delle comunicazioni e di conseguenza il massimo livello di comfort.

Fino al 31 dicembre 2024 con l’ecobonus si può avere una notevole detrazione Irpef correlata al risparmio energetico di casa, a patto che si rispettino precise condizioni a livello dell’impianto e anche sul piano burocratico, come per esempio l’invio della documentazione relativa richiesta all’Enea.

Ecobonus per domotica: cosa significa

L’ecobonus per impianti di domotica consiste nella detrazione Irpef al 65% sul totale della spesa per l’acquisto e l’installazione di tecnologie per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e per la produzione di acqua calda o di climatizzazione. Un’abitazione deve avere alcuni requisiti obbligatori per poter chiedere la detrazione:

  • deve essere esistente, cioè accatastata o in fase di accatastamento alla data della richiesta di rimborso
  • avere un impianto di riscaldamento già installato
  • essere in regola con il pagamento di eventuali tributi.

Quali dispositivi rientrano

 Possono fruire dell’ecobonus i dispositivi che svolgano le seguenti funzioni:

  • Controllo a distanza degli impianti di riscaldamento
  • Produzione di acqua calda
  • Climatizzazione delle unità abitativa

Deve trattarsi di dispositivi multimediali e devono possedere determinate caratteristiche, quali:

  • consentire di accendere, spegnere e programmare gli impianti da remoto
  • Indicare i consumi energetici, fornendo periodicamente i dati attraverso canali multimediali
  • Mostrare le condizioni di funzionamento e la temperatura di regolazione degli impianti

L’ecobonus domotica permette di detrarre anche i costi dei lavori di fornitura e di installazione delle apparecchiature elettriche o delle opere murarie necessarie. 

Non si può invece avere la detrazione se si acquistano telefoni o tablet per connettersi agli impianti a distanza

Come avere la detrazione

Per fruire dell’agevolazione, occorre effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale. Nel modello vanno indicati la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita IVA o il codice fiscale del destinatario delle somme (cioè, della ditta o del professionista che ha effettuato i lavori), il numero e la data della fattura a cui il bonifico si riferisce.

Occorre poi acquisire e conservare l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti la rispondenza degli interventi ai prescritti requisiti tecnici (è sostituibile da un’analoga dichiarazione resa dal direttore dei lavori nell’ambito della dichiarazione sulla conformità al progetto delle opere realizzate). Inoltre va compilata la scheda descrittiva relativa agli interventi realizzati, riportandovi:

  • i dati identificativi di chi ha sostenuto le spese
  • i dati identificativi dell’edificio
  • la tipologia dell’intervento eseguito
  • il risparmio annuo di energia che ne è conseguito
  • il costo dell’intervento, comprensivo delle spese professionali
  • l’importo utilizzato per il calcolo della detrazione.

Le informazioni poi devono essere trasmesse all’ENEA, in via telematica, entro 90 giorni dal termine dei lavori.

La detrazione viene ripartita nella denuncia dei redditi in dieci quote annuali di pari importo. Una casa domotica permette di interagire facilmente via wireless con tutti i dispositivi presenti in essa, creando così un sistema integrato di gestione dell’abitazione. Fino alla fine dell’anno è in vigore l’ecobonus, ossia la possibilità di portare in detrazione le spese l’acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda e di climatizzazione delle unità abitative.

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