Come mandare dati all’Enea per i bonus fiscali

Operativo il portale aggiornato dove trasmettere all’ENEA i dati degli interventi di efficienza energetica e utilizzo delle fonti rinnovabili di energia con data di fine lavori a partire dal 1° gennaio 2024 che accedono alle detrazioni fiscali.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 13/03/2024Aggiornato il 13/03/2024
Come mandare dati all’Enea per i bonus fiscali

Tra gli adempimenti richiesti per avere accesso alle detrazioni fiscali per gli interventi in casa, oltre a pagare le spese con bonifico parlante, troviamo anche la trasmissione di dati all’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Ma cosa va trasmesso nel dettaglio? E come? C’è un lasso di tempo da rispettare? Ecco tutte le informazioni.

Perché mandare i dati all’Enea per i bonus fiscali

Per bonus ristrutturazione 50%

Per chi esegue lavori di manutenzione straordinaria su appartamenti, manutenzione ordinaria su parti comuni di condomini, fino al restauro e risanamento conservativo, c’è tempo per beneficiare della detrazione Irpef al 50% fino al 31 dicembre 2024.  Per i lavori di ristrutturazione che comportano risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili vige l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici.

Gli interventi soggetti all’obbligo sono quelli effettuati per il conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. Rientra tra i lavori agevolabili, per esempio, l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, in quanto basato sull’impiego della fonte solare e, quindi, sull’impiego di fonti rinnovabili di energia. Tale impianto- come ricorda l’Agenzia delle Entrate nella sua guida on line dedicata alla detrazione per ristrutturazione – deve essere installato per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione (cioè per usi domestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici, eccetera) e, quindi, che lo stesso sia posto direttamente al servizio dell’abitazione.

Per ecobonus

L’ecobonus è la possibilità di portare in detrazione dall’Irpef o dall’Ires una serie di spese sostenute in relazione ad interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. In particolare le detrazioni sono riconosciute per:

Chi decide di migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile può fruire quindi dell’ecobonus al 50% o 65%, a seconda dei lavori, fino al 31 dicembre 2024. Così tra i lavori agevolabili troviamo la sostituzione, anche parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazione (50%), Sostituzione, anche parziale, del vecchio impianto con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia (65%), Sostituzione, anche parziale, dello scaldaacqua tradizionali con uno scaldaacqua a pompa di calore (65%), Acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione (65%), Finestre comprensive di infissi(50%), Schermature solari (50%), dispositivi multimediali per il controllo da remoto per riscaldamento o climatizzazione (building automation) (65%) e interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali (65%). 

Per avere la detrazione al 50% o 65%, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo, occorre indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi. Tali spese in particolare devono essere pagate con bonifico bancario o postale . Ma non solo. Per richiedere l’agevolazione è necessario essere in possesso dell’asseverazione di un tecnico abilitato o dichiarazione resa dal direttore dei lavori, che consente di dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti, dell’attestato di prestazione energetica (APE), finalizzato ad acquisire i dati relativi all’efficienza energetica dell’edificio e della scheda informativa relativa agli interventi realizzati.

Ebbene, all’Enea in particolare, devono essere inviate:

  • attraverso la sezione Ecobonus, i dati degli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente (incentivi del 50%, 65%, 70%, 75%, 80%, 85%)
  • attraverso la sezione Bonus Casa, i dati degli interventi che usufruiscono delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, che comportano risparmio energetico e/o utilizzo delle fonti rinnovabili.

Quando mandare all’Enea i dati 

Per avere l’ecobonus, entro 90 giorni dal termine dei lavori, bisogna trasmettere all’Enea, con modalità telematiche, la scheda informativa degli interventi realizzati e le informazioni contenute nell’attestato di prestazione energetica (APE). 

Attualmente operativo il portale aggiornato bonusfiscali.enea.it dove trasmettere all’Agenzia i dati degli interventi di efficienza energetica e utilizzo delle fonti rinnovabili di energia con data di fine lavori a partire dal 1° gennaio 2024 che accedono alle detrazioni fiscali Ecobonus e Bonus Casa.

Il termine di 90 giorni per la trasmissione dei dati per gli interventi con data di fine lavori compresa tra l’1 e il 31 gennaio 2024 decorre dal 26 gennaio 2024, ossia la data di messa online del sito.

Come mandare all’Enea 

È possibile accedere al servizio online solo dietro autenticazione tramite SPID o CIE. Enea inoltre ha attivato da tempo l’assistente virtuale Virgilio, che sfrutta l’intelligenza artificiale per rispondere in tempo reale ai quesiti online sulle detrazioni fiscali relative agli interventi di efficienza energetica negli edifici (Ecobonus, Superbonus e Bonus Casa). Il servizio Virgilio, sempre aggiornato agli ultimi interpelli e circolari dell’Agenzia delle Entrate, è disponibile sul portale ENEA per l’efficienza energetica alla sezione dedicata proprio alle detrazioni fiscali.

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