Impianti fotovoltaici per la casa: chi e come può avere il contributo del Reddito Energetico Nazionale?

Chi può avere il contributo economico per le spese sostenute per la realizzazione dell'impianto fotovoltaico e della fornitura dei servizi? A quanto ammonta?

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 23/10/2024Aggiornato il 23/10/2024

Chi installa impianti fotovoltaici ad uso domestico, contribuendo alla riduzione delle spese energetiche della casa, se rispetta precise condizioni richieste dalla legge, può ricevere un contributo economico a copertura delle spese sostenute per la realizzazione dell’impianto e della fornitura dei servizi. 

È il cosiddetto Reddito Energetico Nazionale, un finanziamento in conto capitale finalizzato all’installazione di impianti fotovoltaici domestici con una potenza compresa tra 2 kW e 6 kW al servizio di unità immobiliari di tipo residenziale nella disponibilità di nuclei familiari in condizione di disagio economico.

Reddito Energetico Nazionale: cos’è e come funziona

È stato il Decreto Ministeriale 8 agosto 2023 ad istituire il Reddito Energetico Nazionale tramite il cosiddetto Fondo Nazionale Reddito Energetico, gestito dal GSE che è il soggetto gestore. 

Il Reddito Energetico Nazionale è un’agevolazione destinata ai nuclei familiari in condizione di disagio economico, per consentire la realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo.

L’agevolazione consiste in un contributo economico a copertura delle spese sostenute per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico e della fornitura dei servizi. Chi accede al Reddito Energetico non dovrà quindi pagare l’impianto fotovoltaico e le altre spese connesse tranne i corrispettivi dovuti al gestore di rete per il servizio di misura dell’energia prodotta (comprensivo dell’installazione del contatore, del rilevamento e della trasmissione delle misure di energia al GSE), gli eventuali risarcimenti in caso di annullamento dell’agevolazione e i costi legati all’eventuale disinstallazione dell’impianto fotovoltaico e al suo smaltimento.

Tra i servizi compresi nel contributo ci sono anche, per almeno dieci anni, una polizza assicurativa multi-rischi, un servizio di manutenzione e un servizio di monitoraggio delle performance dell’impianto. I costi ammissibili comprendono l’IVA.

A quanto ammonta il contributo

La quota massima erogabile dal GES è calcolata mediante una quota fissa di 2.000 euro più una quota variabile di 1.500 euro per ogni kW di potenza installata. Il contributo viene riconosciuto direttamente dal GSE.

Chi può avere il Reddito Energetico Nazionale

Possono accedere al Reddito Energetico le persone fisiche aventi i seguenti requisiti:

  • appartenenza a nucleo familiare con ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) in corso di validità inferiore a 15.000 euro, oppure inferiore a 30.000 euro per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico;
  • titolarità di un valido diritto reale (proprietà, superficie, enfiteusi, usufrutto, uso, abitazione) su coperture e/o superfici di edifici, unità immobiliari e/o relative pertinenze, ovvero su aree e spazi pertinenziali ove andrà realizzato l’impianto fotovoltaico per cui si richiede l’accesso all’agevolazione;
  • essere intestatari del contratto di fornitura di energia elettrica delle utenze di consumo asservite alle unità immobiliari di residenza anagrafica del nucleo familiare. Si precisa che tale requisito potrà essere posseduto anche da un altro appartenente al nucleo familiare ai fini ISEE.

Quali sono gli interventi ammessi

Il Reddito Energetico è previsto solo per interventi di installazione di impianti fotovoltaici a uso domestico in assetto di autoconsumo.

Ciò significa che gli impianti devono essere collegati a utenze di consumo per le quali, al momento della richiesta di accesso dell’agevolazione, sia attivo un contratto di fornitura di energia elettrica intestato al beneficiario o a un membro del suo nucleo familiare, come definito ai fini ISEE. L’autoconsumo consiste nella possibilità di consumare in loco – in questo caso nella propria abitazione – l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico per far fronte ai propri fabbisogni energetici. Inoltre l’impianto fotovoltaico deve essere realizzato su coperture e/o superfici di edifici, unità immobiliari e/o relative pertinenze, ovvero su aree e spazi pertinenziali, per i quali il Soggetto Beneficiario è titolare di un valido diritto reale. Inoltre l’impianto deve prevedere una potenza nominale  non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW, e comunque non superiore alla potenza in prelievo contrattualmente impegnata sul punto di connessione al momento della presentazione dell’istanza di accesso alle agevolazioni.

Per avere il Reddito inoltre gli impianti fotovoltaici non devono essere entrati in esercizio prima della data di presentazione della richiesta di accesso al beneficio e inoltre devono risultare censiti sul sistema GAUDI di Terna con il “GSE” quale “Utente del Dispacciamento” e il “Ritiro Dedicato” quale regime commerciale di cessione dell’energia.

Su quali immobili installare i pannelli

La legge prevede che per avere il contributo, l’impianto deve essere installato su unità immobiliari connesse a utenze di consumo per le quali è attivo, al momento della presentazione della richiesta di accesso alle agevolazioni, un contratto di fornitura di energia elettrica intestato al Soggetto Beneficiario o ad altro appartenente al nucleo familiare ai fini ISEE.

Inoltre l’immobile deve risultare accatastata, alla data di presentazione della domanda, nel Gruppo A delle categorie catastali con esclusione delle categorie A1, A8, A9, A10.

Come fare domanda

Si può beneficiare dell’agevolazione una sola volta e non si può avere doppia agevolazione, ossia sia per lo stesso Soggetto Beneficiario che per lo stesso nucleo familiare. Per fare domanda occorre seguire sostanzialmente due passaggi:

  • la richiesta di accesso al beneficio previsto dal Reddito Energetico (prenotazione)
  • la richiesta di erogazione del contributo in conto capitale (versamento)

La richiesta di accesso al beneficio dovrà essere presentata dal Soggetto Beneficiario, con il supporto del Soggetto Realizzatore, sul portale “REN – Reddito Energetico Nazionale” disponibile sotto il servizio “Fotovoltaico” all’interno dell’Area Clienti del GSE. È bene ricordare che la richiesta dovrà essere inviata prima dell’entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico.

La richiesta di accesso al beneficio dovrà essere trasmessa per via telematica accedendo all’Area Clienti del GSE con le credenziali (User ID e password) ricevute in fase di registrazione e successivamente adoperando le funzionalità disponibili sul portale “REN – Reddito Energetico Nazionale” presente all’interno del servizio “Fotovoltaico” nella sezione servizi “Per me”.

Per la compilazione della domanda è necessaria la presenza sia del beneficiario che del realizzatore, il quale deve iscriversi preliminarmente all’Area Clienti GSE. I documenti necessari per l’invio della richiesta, da caricare sul portale nell’apposita sezione, sono:

  • Il documento di riconoscimento del Soggetto Beneficiario, anche nel caso in cui delega un soggetto terzo a operare per proprio conto
  • Il documento di riconoscimento del titolare ditta/legale rappresentante/procuratore del Soggetto Realizzatore
  • La Dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio (DSAN) precompilata da scaricare, firmare entrambi e ricaricare sul portale.

Una volta compilata la domanda e inseriti i documenti, sarà possibile inviare la richiesta al GSE.

Il Soggetto Beneficiario potrà sempre delegare mediante apposita autorizzazione, secondo le modalità previste dall’Area Clienti del GSE, un soggetto terzo che può anche essere il Soggetto Realizzatore.

Quando si riceve il contributo

Dopo l’invio della richiesta di accesso al beneficio, entro 60 giorni il GSE comunica al Soggetto Beneficiario e al Soggetto Realizzatore l’esito dell’istanza. Qualora nel corso della valutazione la documentazione inviata dovesse risultare incompleta o non corretta, il GSE potrà inviare una richiesta di integrazione nei confronti del Soggetto Beneficiario.

Entro 12 mesi dalla comunicazione dell’accoglimento della richiesta di accesso all’agevolazione, l’impianto fotovoltaico deve risultare connesso alla rete elettrica ed in esercizio sulla piattaforma GAUDI di Terna. 

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