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Offerta libera: il lotto non ha né una stima indicativa, né una riserva; l’asta parte da un valore minimo simbolico.
Riserva: corrisponde al prezzo minimo di vendita concordato dalla casa d’aste con il venditore, al di sotto del quale il lotto non può essere venduto; è confidenziale e non coincide necessariamente con la stima pubblicata sul catalogo. Qualora la cifra di riserva non venga raggiunta, il lotto resta invenduto.
Come partecipare all’asta
In sala
Ci si registra con documento di identità valido, codice fiscale ed eventuali referenze bancarie e si riceve una paletta con un numero personale. A questo punto si può partecipare di persona alzando, in modo ben visibile, la paletta al momento di fare un’offerta. La registrazione è gratuita e non implica nessun obbligo di acquisto.
Al telefono
Dopo essersi accordati precedentemente, si viene chiamati dallo staff che riporta le offerte in corso nella sala e fa le offerte per conto dell’acquirente . Poiché le linee sono limitate, le case d’asta si riservano di offrire questo servizio per i lotti più costosi.
Per iscritto
Si fa un’offerta scritta indicando la cifra massima (al netto della commissione) che si vuole proporre, compilando l’apposito modulo, allegato al catalogo o scaricato dal sito, e inviandolo almeno 24 ore prima dell’inizio dell’asta.
Via internet
Si ascolta, si vede il banditore e si possono fare offerte in tempo reale dalla propria abitazione. Solo alcune case d’asta però lo consentono: nel caso si voglia seguire questa procedura, è meglio chiedere più informazioni con qualche giorno di anticipo.
Prima di concludere
Esaminare di persona e accuratamente il pezzo da acquistare durante le giornate di esposizione aperte al pubblico, che si tengono alcuni giorni prima dell’asta: è possibile verificare le effettive condizioni di tutti i lotti (l’autenticità e lo stato di conservazione) ed eventuali inesattezze riportate in catalogo, eventualmente anche avvalendosi della consulenza di un esperto di fiducia. In alternativa, si può richiedere direttamente a quelli della casa d’aste un condition report (rapporto informativo sullo stato di conservazione) relativo al lotto cui si è interessati. Dopo l’aggiudicazione, non sono ammesse contestazioni e, solo in casi particolari, si possono presentare reclami nei tempi e nelle modalità prestabilite (variano a seconda delle case d’asta).
Per tutelarsi
Leggere attentamente il catalogo (anche on-line gratuitamente) disponibile circa un mese prima della vendita. Per ogni lotto, indicato da un numero progressivo, sono riportati descrizione, attribuzione, provenienza, storia espositiva e stima stabilite dagli esperti della casa d’aste. È bene prendere visione anche del regolamento sui rapporti tra casa d’aste e acquirente.
In caso di acquisto
Se ci si è aggiudicato il lotto si riceve per posta la fattura, le istruzioni di pagamento e le informazioni per il trasporto. Si può pagare tramite assegno, bonifico, contanti o carta di credito; le modalità e i tempi possono variare da casa d’aste a casa d’aste. Dopodichè il lotto può essere ritirato direttamente dal cliente o si può richiedere di organizzarne il trasporto. La casa d’aste richiede al compratore una commissione (diritti d’asta e Iva su questi) che si calcola in percentuale sulla cifra di aggiudicazione. Diversa a seconda della casa d’aste e dell’entità del prezzo di vendita, si può dire che mediamente si aggira intorno al 25%. Anche al venditore viene richiesta una commissione (in genere più bassa) e dipende anch’essa da diversi fattori.