Fino al 31 dicembre 2016 si potrà fruire della detrazione Irpef al 50% per una serie di interventi realizzati sugli immobili, tra cui quelli riguardanti misure per prevenire il compimento di atti illeciti in casa da parte di terzi, ossia i furti nelle abitazioni.
La detrazione consiste nella possibilità di detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione delle abitazioni e di parti comuni di edifici residenziali, con un limite massimo di 96mila euro per ogni unità immobiliare. Dal 1 gennaio 2017 – salvo eventuali proroghe – la detrazione scenderà al 36% con il limite massimo di 48.000 euro per unità immobiliare.
Tra i vari interventi che permettono di godere dello sconto Irpef vi sono anche quelli relativi all’adozione di misure per prevenire il rischio di furti in casa come ad esempio:
- apposizione o sostituzione di grate sulle finestre
- apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
- rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie
- porte blindate o rinforzate
- apposizione di saracinesche
- venti antisfondamento
- installazione di rivelatori di apertura
- casseforti a muro
- fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati ( non è agevolabile il contratto che si stipula con l’istituto di vigilanza).
Tutte le spese sostenute per tali opere sono detraibili nelle misura pari al 50% se realizzate sull’immobile entro il 31 dicembre 2016. Per fruire della detrazione, come per tutti gli altri interventi di ristrutturazione, anche in questo caso è necessario indicare nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o Unico) i dati catastali identificativi dell’immobile e soprattutto pagare tutte le spese con bonifico bancario o postale parlante, ossia che indichi la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario e il numero di partita Iva della ditta che esegue i lavori. Sul bonifico la banca o le Poste applicheranno una ritenuta a titolo d’acconto dell’8%.