Possibile dietrofront del Governo sulla norma contenuta nel Ddl Concorrenza che riduce gli atti per i quali è richiesta l’autentica notarile. In particolare il provvedimento di legge, ancora in fase di approvazione definitiva, ha previsto che la compravendita di un immobile non ad uso abitativo e per un valore inferiore a 100mila euro potesse essere realizzata anche da un avvocato con una semplice scrittura privata e non più dal notaio.
Dinanzi a questa liberalizzazione, il Consiglio Nazionale del Notariato ha sottolineato che tale norma non avrebbe il merito di far conseguire risparmi né per i cittadini, né per le imprese, né per lo Stato, ma anzi che l’assenza delle verifiche e la riduzione dei controlli potrebbe tradursi in una minor tutela delle parti, e in un assai probabile aumento dei contenziosi. Ora i relatori al Ddl Concorrenza hanno avanzato la proposta di cancellare questa disposizione e far rimanere la compravendita immobiliare un atto di competenza dei notai che dovrebbero rimanere così gli unici soggetti abilitati alla registrazione, trascrizione, iscrizione, voltura catastale e liquidazione delle imposte quando si tratta di una compravendita.