Irpef 2016: chi, come e quando va pagata

Non solo Imu, Tasi e Tari. I contribuenti sono tenuti a pagare anche un'altra imposta, l'Irpef. Ecco come e quando si paga.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 11/11/2016Aggiornato il 11/11/2016
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Quando si parla di tasse da pagare, oltre a quelle che riguardano gli immobili, come Imu, tasi e Tari, il contribuente deve fare i conti anche con l’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Chi deve pagare l’Irpef? In che modalità? Quali sono le scadenze?

Irpef: l’imposta sul reddito delle persone fisiche

L’Irpef è l’imposta sul reddito delle persone fisiche che deve essere versata da tutti i cittadini residenti in Italia sui redditi prodotti. Si tratta di un’imposta sul reddito progressiva, nel senso che aumenta proporzionalmente rispetto all’incremento del reddito. Il contribuente quindi versa l’imposta in base agli scaglioni di reddito nei quali rientra e su cui si applicano aliquote che variano dal 23% al 43%.

In particolare le aliquote attualmente in vigore sono le seguenti:

  • 23% per redditi fino a 15mila euro annui
  • 27% per redditi da 15001 a 28mila annui
  • 38% per redditi da 28.001 fino a 55mila euro annui
  • 41% da 55001 a 75mila euro annui
  • 43% sopra 75mila euro annui.

I soggetti tenuti al pagamento Irpef

Tutti coloro che producono reddito, da lavoro dipendente o autonomo, sono tenuti a pagare l’Irpef. Cambiano le modalità di pagamento visto che i contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi Unico devono versare l’imposta utilizzando il Modello F24. Per coloro che invece presentano il modello 730 e hanno un sostituto d’imposta ossia il datore di lavoro, è direttamente quest’ultimo che effettua la trattenuta degli importi Irpef che risultano a debito, a partire dal mese di luglio nella busta paga. Per chi ha le trattenute in busta paga il calcolo dell’imposta è effettuato in maniera presunta e poi a dicembre viene eseguito il conguaglio per l’intero anno.

Versamento Irpef: scadenze e modalità

Per i contribuenti che presentano l’Unico in generale i versamenti delle imposte sui redditi avvengono in 2 tranche: il saldo relativo all’anno oggetto della dichiarazione e l’acconto per l’anno successivo, che viene pagato in una o in due rate, a seconda dell’importo. Così il saldo Irpef che risulta da Unico Pf e l’eventuale prima rata di acconto devono essere versati entro il 16 giugno dell’anno in cui si presenta la dichiarazione, oppure entro i successivi 30 giorni pagando una maggiorazione dello 0,40%. La scadenza per l’eventuale seconda o unica rata di acconto è invece il 30 novembre. Ma quando è dovuto l’acconto Irpef? E’ dovuta se l’imposta dichiarata in quell’anno, quindi riferita all’anno precedente, è superiore a 51,65 euro. L’acconto ha misura pari al 100% dell’imposta e deve essere versato in una o due rate, a seconda dell’importo:

  • unico versamento, entro il 30 novembre, se l’acconto non supera 257,52 euro
  • due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro; la prima pari al 40% con scadenza il 16 giugno (insieme al saldo), la seconda – il restante 60% – entro il 30 novembre.

Come si paga?

Per pagare l’Irpef si utilizza il modello F24 da versare presso banche o poste e anche on line tramite i servizi di home banking. L’F24 deve essere compilato in ogni sua parte e indicando i seguenti codici tributo:

  • 4001 per il versamento del saldo
  • 4033 per l’acconto prima rata
  • 4034 per l’acconto seconda rata o acconto in un’unica soluzione.
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