Quando scatta l’obbligo di registrare il contratto di locazione? E con quali modalità si esegue? Ci sono tasse da pagare? Ecco le risposte.
Obbligo registrazione: quando scatta – Il contratto che supera la durata di 30 giorni deve essere obbligatoriamente registrato presso l’Agenzia delle entrate da parte del locatore o del conduttore.
Modalità – La registrazione può avvenire in modalità cartacea o telematica. Nel primo caso occorre recarsi presso un ufficio dell’Agenzia delle entrate con due copie del contratto e la ricevuta delle imposte versate e il modello 69, reperibile sul sito delle Entrate, debitamente compilato. La registrazione telematica invece avviene sempre sul sito dell’Agenzia seguendo il percorso ad esso dedicato tra i servizi on line, mediante il software “Iris” o “Siria”. In quest’ultimo caso se si è optato per la cedolare secca.
Imposta registro – All’atto della registrazione è dovuta l’imposta pari al 2% del canone annuo moltiplicato per il numero delle annualità per gli immobili ad uso abitativo. Sono chiamati al versamento sia il locatore che il conduttore, responsabili in solido. Qualora il contratto sia registrato per via telematica, l’imposta viene pagata contemporaneamente se si è titolari di conto corrente bancario o postale. Se invece la registrazione è cartacea, il pagamento avviene prima mediante il modello F23, in cui vanno indicati codici tributo diversi a seconda che si tratti della prima o di altre annualità.
Locazione, tutto sulla registrazione del contratto
Dalle varie modalità al versamento dell’imposta, una breve guida sulla registrazione del contratto di locazione.
A cura di “La Redazione”
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