Maxi sanzioni per chi affitta in nero. Mentre è stata rinviata a settembre la riforma del Catasto, prende piede quella del Fisco con l’approvazione dei decreti attuativi della delega fiscale che aumentano le sanzioni per chi affitta immobili senza dichiaralo. Attualmente l’omessa indicazione nella dichiarazione dei redditi dei canoni di locazione, o l’indicazione degli stessi in misura inferiore a quella effettiva comporta l’applicazione di una sanzione nella misura dal 240 al 480% dell’imposta dovuta (con un minimo di 516 euro) se il canone derivante dalla locazione di immobili a uso abitativo non è indicato nella dichiarazione dei redditi. Si applica la sanzione nella misura dal 200 al 400% dell’imposta dovuta invece se viene indicato un canone in misura inferiore a quello effettivamente percepito.
Nei provvedimenti approvati lo scorso 26 giugno 2015 vengono raddoppiate le sanzioni per i proprietari che hanno optato per la cedolare secca sulle locazioni e non hanno indicato nella denuncia dei redditi il canone di locazione percepito. Si segnala anche un’altra novità fiscale che riguarda le cartelle esattoriali. In considerazione della crisi economica viene concessa la possibilità di pagare fino ad un massimo di 72 rate mensili, con una semplice richiesta del contribuente che dichiari di versare in una situazione temporanea di difficoltà. Inoltre l’aggio di riscossione che si applica sulle cartelle di pagamento viene ridotto dall’attuale 8 al 6%.