Installare pannelli solari sulla propria casa o sostituire vecchi impianti con caldaie a condensazione permette di fruire della detrazione Irpef al 65%. Ma se ci sono incentivi promossi localmente anche dai Comuni o dalle Regioni è possibile cumulare l’ecobonus con essi? È una delle tante domande a cui risponde l’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, nelle FAQ presenti sul suo sito (www.enea.it).
L’ecobonus al 65% è l’agevolazione fiscale che consiste in detrazioni dall’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. Tali interventi riguardano la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi), l’installazione di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
Fino al 5 giugno 2013, la misura dell’ecobonus era pari al 55%, aumentato al 65% per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 (31 dicembre 2015 per interventi realizzati sui condomini). Per tutto il 2015 il bonus scenderà al 50% per poi assestarsi in via definitiva al 36% dal 1 gennaio 2016 (1 luglio 2016 per i condomini). Il Governo aveva previsto la proroga dell’ecobonus inizialmente nel decreto sblocca Italia, poi stralciato e rinviato alla prossima legge di Stabilità.
Per ogni intervento che si realizza o si intende realizzare si prevede un limite massimo di spesa ammessa. Così se si vuole installare pannelli solari il costo dell’operazione dovrà essere al massimo di 60mila euro, 30mila invece per sostituire impianti di climatizzazione invernale.
Se l’ecobonus non è cumulabile con le altre agevolazioni fiscali previste da leggi nazionali, ad esempio la detrazione per il recupero del patrimonio edilizio (non si può per lo stesso immobile fruire dell’ecobonus al 65% e della detrazione al 50% per lavori di ristrutturazione edilizia), discorso a parte riguarda gli incentivi previsti a livello locale. L’agevolazione fiscale prevista a livello nazionale è cumulabile infatti con gli altri incentivi disposti da Regioni, Province e Comuni. Occorre però verificare che gli incentivi stessi siano tra di loro compatibili, in tal caso verificando la normativa regionale, provinciale o comunale che prevede l’incentivo in favore di chi effettua interventi di risparmio energetico sugli immobili. Si precisa, secondo quanto stabilito dall’Enea, che l’ecobonus al 65% è fruibile solo sulla parte di spesa eccedente gli incentivi di provenienza locale.