Contenuti trattati
Lunedì 17 dicembre 2018 è l’ultimo giorno utile per pagare il saldo dovuto per la tasi, il tributo comunale sui servizi indivisibili comunali. Riepiloghiamo insieme alcune informazioni utili: chi deve pagare, come e in che modalità.
TASI: cos’è
La TASI è il tributo per i servizi indivisibili che si applica al possesso o alla detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati – ad eccezione dell’abitazione principale diversa da quella classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 – e di aree edificabili, mentre sono esclusi i terreni agricoli. Si tratta della tassa diretta a coprire il costo per i servizi indivisibili forniti dai Comuni, quali illuminazione, sicurezza stradale, gestione degli impianti e delle reti pubbliche ecc. La tassa è pertanto dovuta da chiunque possegga o detenga, a qualsiasi titolo (ad es. l’inquilino), fabbricati ed aree edificabili, ad eccezione dei terreni agricoli e del fabbricato in cui si risiede.
Quando si paga
Dal 2016 la TASI è stata equiparata all’imu e come quest’ultima non si paga più sull’immobile adibito ad abitazione principale che non sia classificato nelle categorie catastali A1, A8 e A9, ossia che non sia di lusso e/o di pregio. La Tasi come l’Imu non è dovuta sull’abitazione principale e le relative pertinenze (C2, C6 e C7) se classificate nelle categorie del catasto:
- A2 civile abitazione
- A3 abitazioni di tipo economico
- A4 abitazioni di tipo popolare
- A5 abitazioni di tipo ultrapopolare
- A6 abitazioni di tipo rurale
- A7 abitazioni in villini.
Vengono equiparate all’abitazione principale e come tale scontano la Tasi le case non locate appartenenti a anziani e disabili residenti in istituti di ricovero, gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite dai soci a propria abitazione principale, l’ex dimora coniugale, assegnata in sede di separazione o divorzio con provvedimento del giudice.
Chi deve pagare la Tasi
La TASI è dovuta dal titolare del diritto reale e, nel caso in cui l’immobile sia occupato da un soggetto diverso da quest’ultimo, anche dall’occupante (nella misura, stabilita dal comune, compresa tra il 10% e il 30% dell’imposta complessivamente dovuta). il tributo comunale sui servizi indivisibili, viene pagata anche dall’inquilino se l’immobile in cui vive è adibito ad abitazione principale e se la detenzione supera i 6 mesi nel corso dell’anno. La Tasi viene pagata dall’inquilino solo se l’abitazione principale rientra nelle categorie catastali A1, A8 e A9: in tal caso la quota di tributo a carico dell’inquilino varia dal 10 al 30% a seconda di quanto previsto dal Comune della delibera relativa e la restante parte tra il 70 e il 90% a carico del proprietario. Quest’ultimo è tenuto sempre a pagare la Tasi sull’immobile concesso in locazione, a prescindere dalla categoria catastale, in quanto si prefigura come seconda casa.
Come si calcola la Tasi
Si parte dalla rendita catastale rivalutata del 5% e si applica il coefficiente per la tipologia di immobile. Tali coefficienti sono:
- 160 per le abitazioni di tipo: signorile, civile, economico, popolari, ultrapopolari, rurali, villini, ville, castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici, alloggi tipici dei luoghi (categoria catastale da A/1 a A/11 – escluso A/10)
- 80 per uffici o studi privati (categoria A10)
- 140 per collegi e convitti, case di cura e ospedali non a scopo di lucro, prigioni e riformatori, uffici pubblici, scuole e laboratori, biblioteche, musei, gallerie, accademie, circoli (categoria catastale da b1 a b8)
- 55 per negozi e botteghe (categoria catastale c1).
Si ottiene così l’imponibile a cui si applica l’aliquota fissata dal Comune di appartenenza. Per l’acconto 2018 si applicano le aliquote dell’anno scorso, mentre a dicembre si farà il saldo tenendo conto delle delibere nuove che verranno decise dal singolo Comune nel corso dell’anno.
Come si paga
Le modalità di pagamento della TASI sono a scelta del contribuente: modello F24 o bollettino di conto corrente postale. Per chi sceglie di pagare con il modello F24, reperibile on line gratuitamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate o presso gli sportelli abilitati, questo deve essere compilato con molta attenzione. In particolare andranno indicati i codici tributo che sono:
- 3958 per l’abitazione principale e relative pertinenze
- 3959 per fabbricati rurali ad uso strumentale
- 3960 per le aree fabbricabili
- 3961 per altri fabbricati.
Se invece si sceglie di pagare l’imposta con i bollettini postali cartacei, il numero di conto corrente è “1017381649”, intestato a PAGAMENTO TASI, valido indistintamente per tutti i Comuni.