La cancellazione della tasi sull’abitazione principale che verrà adottata con ogni probabilità nella prossima legge di Stabilità ed entrerà in vigore nel 2016, varrà sia per i proprietari che per gli affittuari. Questo per evitare un’evidente disparità di trattamento tra i contribuenti.
La Tasi infatti, il tributo comunale sui servizi indivisibili quali la manutenzione delle strade, la pubblica illuminazione e la rete fognaria ad esempio, a differenza dell’Imu è dovuta sia da chi è proprietario dell’immobile sia da chi vive in affitto. In quest’ultimo caso è il singolo Comune che deve stabilire la quota di tributo a carico dell’inquilino in una percentuale compresa tra il 10 e il 30 per cento e il restante rimane a carico del proprietario dell’appartamento. Inoltre, sempre a differenza dell’Imu, la Tasi è dovuta su tutti gli immobili a prescindere dalla categoria catastale in cui sono classificati.
Ebbene, come annunciato nei giorni scorsi, dal prossimo anno dovrebbe essere abolita la tassa sull’abitazione principale e la novità dovrebbe essere contenuta nella prossima e imminente Legge di Stabilità 2016. Ancora non si conoscono i dettagli del provvedimento ma, come dichiarato dal Ministro dell’Economia, l’abolizione sulla prima casa non farebbe distinzioni tra proprietari e affittuari. Insieme alla Tasi sull’abitazione principale si ipotizza l’abolizione dell’Imu sui terreni agricoli e anche sui cosiddetti “imbullonati”, ossia i macchinari fissi delle imprese.