In scadenza il 30 novembre il termine entro cui i contribuenti devono pagare l’acconto Irpef con il modello F24. Vediamo nei dettagli di cosa si tratta, chi sono i soggetti tenuti al versamento e le modalità di pagamento.
L’Irpef è l’imposta sul reddito delle persone fisiche che deve essere pagata da tutti i contribuenti che presentano il modello Unico. Per i contribuenti che invece presentano il modello 730 e hanno un sostituto di imposta (il datore di lavoro), è direttamente questi che trattiene a partire dal mese di luglio sulla busta paga gli importi a debito o effettua il rimborso delle imposte se dalla dichiarazione dei redditi, risulta un credito.
Il saldo delle imposte che risulta dal modello Unico viene suddiviso in due rate di acconto. La prima con scadenza il 16 giugno dell’anno in cui si presenta la dichiarazione dei redditi e la seconda rata il 30 novembre. L’acconto Irpef è dovuto se l’imposta dichiarata è superiore a 51,65 euro. Al di sotto di questo importo, non si deve pagare. Se l’acconto ha un importo pari o comunque non superiore a 257,52 euro si paga in unico versamento entro il 30 novembre. Se invece l’importo supera i 257,52 euro, si paga in due rate, una pari al 49% con scadenza il 16 giugno e una pari al 60% con scadenza il 30 novembre.
Come si paga l’acconto Irpef? Si deve usare sempre il modello F24 da pagare presso banche o poste e anche on line tramite i servizi di home banking usando come codice tributo “4034” relativo proprio alla seconda rata Irpef.
Il 30 novembre è anche l’ultimo giorno utile per i locatori, persone fisiche, proprietari o titolari di diritti reali di godimento di unità immobiliari abitative locate, che hanno scelto il regime della cedolare secca, per pagare il secondo o unico acconto dell’imposta sostitutiva. Il versamento deve essere effettuato utilizzando il modello F24 telematico, anche presso gli sportelli bancari e uffici postali. Nel modello F24 va indicato il codice tributo “1841”.