Rientrare sotto il tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil con una manovra correttiva da 1,6 miliardi e poi primo tavolo per discutere la legge di stabilità, e quindi l’imu. La legge di stabilità deve chiudere e definire l’ex Finanziaria entro il 15 ottobre, quando il disegno di legge dovrà essere presentato alle Camere e contemporaneamente a Bruxelles. La legge indicherà la data di entrata in vigore dell’imposta che unirà Imu e Tares, la tassa rifiuti e servizi. Il decreto 102 ha già abrogato la prima rata dell’Imu per tutte le abitazioni principali al di fuori delle categorie A/1, A/8 e A/9, ma perché l’esenzione diventi effettiva bisogna aspettare la conversione del decreto in legge. Il futuro della seconda rata Imu, secondo quanto profilato dal Ministero del Tesoro, subirà una rimodulazione dell’imposta che prevederà esenzioni a seconda del contribuente o del valore catastale. E la Tares? Incerto anche il suo destino, malgrado i Comuni debbano incassare entro dicembre. A complicare i conti sono le modalità di calcolo di questa tassa, molto differenti da quelle della vecchia Tarsu, fatto che rende poco chiaro come i Comuni le applicheranno.
Imu e Tares: si attende la legge di stabilità
Imu e Tares: entro ottobre la conversione del decreto che abolisce il primo versamento.
A cura di “La Redazione”
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