Contenuti trattati
Debutta il 1° gennaio 2014 con la legge di stabilità la IUC, la nuova imposta comunale unica sulla casa che si compone di tre elementi: imu, tasi e tari.
IUC: la nuova tassa sulla casa
È la legge di stabilità 2014 ad aver rivoluzionato la tassazione sulla casa, prevedendo l’arrivo dal 1° gennaio 2014 della IUC, la nuova imposta comunale unica. La IUC avrà tre componenti: Imu, Tasi e Tari. A pagare l’Imu, come la conosciamo oggi, saranno tutti i proprietari di immobili, tranne per la prima casa, intendendo per tale la prima abitazione di cui si viene in possesso, ubicata nel Comune in cui si ha la residenza, indipendentemente se abitata o meno. La Tasi è la tassa sui servizi indivisibili comunali e assorbirà la maggiorazione Tares pari a 30 centesimi a metro quadro e sarà sia a carico del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile. La Tari invece è la tassa sui rifiuti che dovrà essere versata da chi occupa a qualsiasi titolo l’immobile, e potrà essere commisurata alla quantità di rifiuti prodotta, agli usi e tipologie delle attività svolte, nonché al costo dello smaltimento dei rifiuti.
Prima casa
La prima casa sarà esente dall’Imu, ma su di essa si dovrà comunque pagare la Tasi, la tassa sui servizi comunali indivisibili, come la manutenzione del manto stradale, la pubblica illuminazione, ecc. Per il 2014 la Tasi avrà un’aliquota base all’1 per mille che i singoli Comuni potranno aumentare fino al 2,5 per mille. Nessuna detrazione fissa ci sarà per la Tasi come si prevede attualmente per l’Imu, anche se saranno i singoli Comuni a poter decidere in merito.
Seconda casa
Gli immobili diversi dalla prima casa pagheranno sia I’Imu che la Tasi. Spetterà sempre ai Comuni determinare le aliquote, a condizione che la somma dell’aliquota dell’Imu e di quella della Tasi non potrà comunque superare il 10,6 per mille che corrisponde all’attuale aliquota massima per l’Imu.
Tra le altre novità introdotte sulla casa dalla legge di stabilità si prevede che in caso di locazione saranno gli inquilini a pagare la Tasi, mentre per i fabbricati rurali a uso strumentale è stata fissata un’aliquota Tasi all’1 per mille. Torna anche l’Irpef sulle seconde case, nella misura del 50% a carico dei contribuenti che possiedono abitazioni nello stesso comune in cui risiedono.