Acqua, luce e gas, quanto costano ora che l’aliquota Iva è passata dal 21 al 22%? Per conoscere quale percentuale debba essere applicata alla cessione di beni di servizio è necessario rilevare la data di emissione della bolletta. Generalmente le cessioni di beni mobili devono essere considerate al momento della consegna, quindi l’aumento scatta soltanto per le merci consegnate a partire da oggi, martedì 1° ottobre 2013. Fanno eccezione alla regola le cessioni periodiche o continuative di beni in esecuzione di contratti di somministrazione, e quindi anche la fornitura di acqua, luce e gas. In tali servizi, infatti, l’esegibilità dell’Iva, coincidente con il momento di effettuazione dell’operazione, si ha all’atto del pagamento e non alla consegna dei beni, secondo il Dpr 633/1972. Questo significa che anche sulle forniture di gas, luce e acqua effettuate fino a fine settembre 2013, ma fatturate dal 1° ottobre in poi sono applicate aliquote al 22%. E in caso di conguaglio? La situazione si complica: l’aliquota da applicare dovrà essere determinata tenendo conto del periodo al quale il conguaglio si riferisce, indipendentemente dalla data di emissione della fattura originaria e dell’Iva applicata.
Aumento dell’Iva al 22% su acqua, luce e gas
L'aumento dell'Iva al 22% come influisce sulle bollette di acqua, luce e gas? L'aliquota applicata è quella in vigore al momento dell'emissione della fattura.
A cura di “La Redazione”
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