In scadenza lunedì 16 dicembre 2013 il pagamento della Tares, il tributo comunale sui servizi indivisibili e sui rifiuti introdotto con il decreto salva Italia, il D.L. n. 201/2011 convertito in legge n. 214 del 2011. L’appuntamento del 16 dicembre è stato fissato dalla risoluzione n. 10/2013 del Dipartimento delle Finanze che chiama alla cassa i proprietari o occupanti di beni immobili che per la loro destinazione ed uso sono suscettibili di produrre rifiuti. Una risoluzione che ribalta l’orientamento espresso con un’altra risoluzione, sempre del Dipartimento delle Finanze, la n. 9 del 9 settembre scorso che lasciava ai Comuni la decisione di posticipare o meno la scadenza al 2014.
Quando non si paga – Si ricorda che il pagamento non è dovuto sulle aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali, sulle unità immobiliari “adibite a civili abitazioni” sprovviste di mobili e di allacci alla rete idrica ed elettrica e sui fabbricati non utilizzabili perché inagibili e inabitabili.
Modalità di pagamento – Il pagamento può essere effettuato con il bollettino di conto corrente postale, appositamente realizzato con decreto del 14 maggio scorso, che viene inviato dai Comuni ai contribuenti già precompilato. Oltre al bollettino si può pagare il tributo anche con il modello F24, indicando precisi codici tributo che sono:
3944 per la Tares
3950 per la tariffa
3956 per la maggiorazione di 30 centesimi a metro quadro
Per i contribuenti residenti all’estero il pagamento può essere fatto, se non si può utilizzare il modello F24, anche con bonifico intestato a Banca d’Italia, con codice IBAN IT80R01000003245348001150300 e codice BIC “BITAITRRENT”. In ogni caso i residenti all’estero devono contattare direttamente il Comune di riferimento per avere maggiori informazioni in merito.
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