Con la fine dell’anno si avvicina per molti italiani l’appuntamento con il saldo della Tari, la tassa sui rifiuti. Così il Comune di Milano ha fissato al 6 dicembre il termine per pagare il saldo 2024, il 16 dicembre spetterà ai genovesi e il 30 dicembre sarà il turno dei napoletani.
Nella maggior parte dei casi la scadenza della TARI è ripartita in tre tranche: il primo acconto entro la fine di aprile, il secondo a fine luglio e in genere il saldo entro la fine dell’anno.
Come pagare la Tari
Le modalità di pagamento sono tre:
- bollettino postale
- MAV
- modello F24, che dovrebbero arrivare direttamente via posta già compilati.
Qualora si dovesse compilare un F24 in autonomia, bisogna inserire i propri dati personali, comprensivi di codice fiscale e fare riferimento alla sezione “imu e tributi locali” del modello. La tassa sui rifiuti inoltre si può pagare anche tramite la piattaforma PagoPA.
Nella casella “Codice ente/Codice Comune” va inserito il codice catastale del Comune per il quale si sta versando la TARI. Per i codici tributo invece bisogna utilizzare il 3944 per l’imposta, il 3945 per gli interessi e il 3946 per l’eventuale sanzione.
Cosa fare se non arriva il bollettino Tari
Il pagamento della Tari spetta a chiunque sia in possesso, o detenga a qualsiasi titolo (ad esempio, locazione, comodato d’uso, usufrutto, proprietà, ecc.), locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani. È obbligato quindi a pagare la tassa sui rifiuti chiunque occupi l’immobile, a prescindere se sia inquilino in affitto o proprietario. Sono escluse dal pagamento della tassa le aree oggettivamente inutilizzabili e che, quindi, sono escluse dal servizio pubblico di nettezza urbana come le aree scoperte pertinenziali o accessorie a civili abitazioni, come ad esempio le cantine, le terrazze scoperte, i balconi, i giardini, i cortili o anche i posto auto scoperti.
In genere il Comune invia i bollettini precompilati. Ma se non arrivano è bene precisare che è sempre responsabilità del contribuente calcolare autonomamente l’importo della TARI e procedere al pagamento.
Se non si riceve il bollettino e si desidera regolarizzare la situazione senza attendere richieste future, è possibile inviare una PEC o una raccomandata al Comune chiedendo l’invio del bollettino.
Se non si paga l’imposta, il Comune emette un avviso di accertamento e richiede il pagamento degli arretrati degli ultimi 5 anni, applicando sanzioni e interessi che possono portare a triplicare l’importo inizialmente dovuto e