Scade il 16 dicembre 2014 il termine per pagare il saldo dell’IMU e della Tasi. Per alcuni contribuenti è il primo appuntamento con la tassa sui servizi indivisibili comunali, (verde pubblico, pubblica illuminazione, biblioteca, ecc) visto che, in mancanza della delibera comunale, non hanno pagato la prima rata né a giugno né ad ottobre. Per evitare di perdersi nella giungla fiscale di fine anno, ecco una guida breve al calcolo della Tasi e alle modalità di pagamento, con bollettino o F24, con alcuni esempi pratici.
Per capire quanto pagare e come, il contribuente deve prima recepire alcune informazioni necessarie: la rendita catastale dell’immobile di proprietà e le aliquote decise dal Comune. La rendita si può ottenere con una visura catastale o visionando l’atto di compravendita o donazione dell’immobile. L’aliquota invece si trova nella delibera che il Comune ha pubblicato sul sito del Dipartimento delle Finanze. Se non c’è, quindi non si è pagato l’acconto, si applica l’aliquota base all’1 per mille.
Dati alla mano, le regole per fare il calcolo sono le stesse previste per l’IMU. Si rivaluta al 5% la rendita catastale dell’immobile (quindi va moltiplicata per 105%), si moltiplica per il coefficiente previsto per l’immobile di riferimento (160 per fabbricati nelle categorie catastali A tranne A/10, C/2, C/6 e C/7, 140 per fabbricati delle categorie catastali B, C/3, C/4 e C/5 ossia uffici pubblici, magazzini, laboratori, 80 per le categorie A/10 e D/5 ossia studi professionali e banche, 60 per il gruppo catastale D come opifici, alberghi, fabbricati con funzioni produttive connesse all’agricoltura, ad eccezione della categoria D/5, 55 per la categoria catastale C/1 cioè i negozi). All’importo ottenuto si applicano le aliquote.
Per capire al meglio come fare il calcolo, si prende ad esempio il Comune di Padova, dove il signor Rossi deve pagare il saldo Tasi entro il 16 dicembre per l’abitazione principale con rendita di 2.000 euro. L’aliquota sulla prima casa decisa dal Comune di Padova è allo 0,76%. Sulla base di questi dati, si può calcolare l’importo dovuto, usando la formula:
2000 x 105% (rendita catastale rivalutata al 5%) x 160 (coefficiente abitazione principale) x 0,27% ( aliquota) x 50% = 453 euro
Calcolato l’importo, il signor Rossi può scegliere di pagare con il modello f24 o con il bollettino postale. Se sceglie il primo, deve seguire specifici istruzioni. In particolare dopo aver compilato la sezione riguardante i dati anagrafici, dovrà compilare la sezione “IMU e altri tributi locali”.
Il contribuente può decidere anche di pagare con bollettino postale che deve avere come unico numero di conto corrente, valido in tutti i Comuni, il n. “1017381649”, intestato a “Pagamento Tasi”.