L’Agenzia delle entrate ha istituito i codici tributo per pagare la tasi con il modello F24 e ha fornito anche le istruzioni per compilare il suddetto modello correttamente ed evitare errori. Da quest’anno è entrata infatti in vigore la iuc, l’Imposta unica comunale sulla casa che si compone dell’imposta municipale propria (imu), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e la tassa sui rifiuti (tari), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore. Per pagare la Tasi con il modello F24, l’Agenzia delle entrate ha istituito dei codici tributo che sono:
- “3958” denominato “TASI – tributo per i servizi indivisibili su abitazione principale e relative pertinenze – art. 1, c. 639, L. n. 147/2013 e succ. modif.”
- “3959” denominato “TASI – tributo per i servizi indivisibili per fabbricati rurali ad uso strumentale – art. 1, c. 639, L. n. 147/2013 e succ. modif.”
- “3960” denominato “TASI – tributo per i servizi indivisibili per le aree fabbricabili – art. 1, c. 639, L. n. 147/2013 e succ. modif.”
- “3961” denominato “TASI – tributo per i servizi indivisibili per altri fabbricati – art. 1, c. 639, L. n. 147/2013 e succ. modif.”
Se in seguito ai controlli viene rilevato che il contribuente non ha pagato la Tasi, deve pagare insieme al tributo anche le sanzioni e gli interessi con i seguenti codici tributo:
- “3962” denominato “TASI – tributo per i servizi indivisibili – art. 1, c. 639, L. n. 147/2013 e succ. modif. – INTERESSI”
- “3963” denominato “TASI – tributo per i servizi indivisibili – art. 1, c. 639, L. n. 147/2013 e succ. modif. – SANZIONI” .
L’Agenzia delle entrate dà anche le indicazioni per compilare in maniera corretta il modello F24. In particolare i codici tributo devono essere esposti nella “SEZIONE IMU E ALTRI TRIBUTI LOCALI” in corrispondenza delle somme indicate esclusivamente nella colonna “importi a debito versati”. Inoltre si devono indicare:
- nello spazio “codice ente/codice comune”, il codice catastale del Comune nel cui territorio sono situati gli immobili;
- nello spazio “Numero immobili”, va indicato il numero degli immobili (massimo 3 cifre);
- nello spazio “Anno di riferimento”, deve essere indicato l’anno d’imposta cui si riferisce il pagamento.
- lo spazio “Ravv.” va barrato solo se il pagamento si riferisce al ravvedimento;
- lo spazio “Acc” va barrato solo se il pagamento si riferisce all’acconto;
- lo spazio “Saldo” va barrato se il pagamento si riferisce al saldo.