Tasi: ufficiale il rinvio il 16 ottobre

Confermata al 16 ottobre 2014 la nuova scadenza per la Tasi, con la conversione in legge del DL 66/2014 che detta le nuove date, solo per quest’anno, entro le quali pagare la tassa sui servizi indivisibili comunali.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 20/06/2014Aggiornato il 20/06/2014
Tasi: ufficiale il rinvio il 16 ottobre

Il Parlamento ha convertito in legge il decreto n. 66 del 2014 e tra le misure contenute vi è anche il rinvio del pagamento della tasi al 16 ottobre 2014 nei Comuni che non hanno pubblicato le delibere entro maggio. È così ufficiale e definitivo il nuovo calendario di scadenze, in vigore solo per quest’anno, per pagare la tassa sui servizi indivisibili comunali. La prima rata per i Comuni che hanno inviato al Ministero dell’economia le delibere con le aliquote per la pubblicazione on line sul sito del Dipartimento delle finanze entro il 23 maggio scorso, è scaduta il 16 giugno e poi il saldo si verserà il 16 dicembre 2014.

Per i Comuni che invece non hanno inviato entro maggio le delibere, la prossima scadenza per l’invio è il 10 settembre 2014 e la prima rata della Tasi avrà scadenza il 16 ottobre. Se poi il 10 settembre i Comuni non inviano le delibere, la Tasi si pagherà in un’unica soluzione direttamente il 16 dicembre 2014. In questi casi, in mancanza delle delibere comunali, l’aliquota da applicare sarà quella di base all’1 per mille. Dovrà sempre essere rispettato il limite imposto dalla legge per cui la somma tra imu e Tasi non può superare per ciascuna tipologia di immobile l’aliquota massima consentita per l’mu al 31 dicembre 2013, ossia il 10,6 per mille.

L’altra novità prevede che, in relazione alla quota della tassa a carico dell’inquilino per l’immobile in locazione, se il Comune non ha stabilito l’importo, si applicherà il minimo pari al 10% a carico dell’occupante (inquilino, comodatario). Infine, in merito alle modalità di pagamento, onde evitare errori, dal prossimo anno, il 2015, i Comuni dovranno inviare obbligatoriamente a casa dei contribuenti i bollettini di conto corrente postale precompilati.

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