Entro il 2022 ci sarà quella che è stata già ribattezzata come la rivoluzione dei televisori visto si entrerà nella seconda era del digitale terrestre con il passaggio a nuove frequenze televisive. Cosa significa? Se lo standard di trasmissione fino ad ora utilizzato è il DVB-T, il nuovo formato alle porte sarà una sua estensione, ovvero il DVB-T2, una nuova tecnologia decisa da direttive della Commissione europea.
Senza entrare nei tecnicismi, il passaggio al DVB-T2, la nuova versione del digitale terrestre consentirà un aumento della qualità visiva e sonora, oltre a più contenuti in alta e altissima definizione. Come capire se la nostra televisione sarà idonea?
Dal 1° gennaio 2017 è scattato l’obbligo per i negozianti di vendere ai consumatori televisori già DVB-T2 o quantomeno abbinati a un decoder compatibile. Quindi per chi ha acquistato recentemente un televisore non ci saranno problemi. Se invece il televisore è stato acquistato prima, è molto probabile che da luglio 2022 non funzioni proprio più, e quindi andrà acquistato un decoder a parte, come avvenuto con il passaggio dall’analogico al digitale. Per chi voglia acquistarne uno nuovo basta prestare attenzione alle specifiche tecniche: il televisore deve supportare lo standard DVB-T2 e il più recente codec H265/HEVC.
Il passaggio comunque sarà graduale, regione per regione ed emittente per emittente, e si comincerà nel 2018 per finire nel 2022.