Passavivande per mettere in comunicazione cucina e zona pranzo

Sala da pranzo e cucina: unirle o dividerle? Vi proponiamo un primo progetto che le mette in comunicazione con un passavivande.

Architetto Ornella Musilli
A cura di Architetto Ornella Musilli
Pubblicato il 13/08/2013Aggiornato il 13/08/2013
Passavivande per mettere in comunicazione cucina e zona pranzo

Avere cucina e zona pranzo comunicanti è indubbiamente una soluzione per la casa funzionale. La possibilità che fumi, odori e rumori prodotti mentre si preparano i piatti si diffondano nella zona living è facilmente arginabile, realizzando uno schermo tra i due ambienti.
In questo esempio, con un foro passavivande i due spazi si aprono uno verso l’altro ma vengono anche schermati quando è necessario. Si realizza un’apertura nel muro che separa la cucina dalla zona pranzo: per essere più funzionale, è al centro di una struttura che, dal lato living, comprende piano d’appoggio e moduli chiusi con ante.

Prima: due zone nettamente separate

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Tra i due ambienti esiste già una porta, ma è laterale. La possibilità, invece, di una vista centrale – meglio se con possibilità di chiusura – e di un passaggio diretto più agevole aumenterebbe la vivibilità di entrambe le zone.

Dopo: separate ma aperte una sull’altra

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  1. Il passavivande tra le due porte misura L 188 x H 81 cm; è dotato di una chiusura con ante a libro, effetto persiana, che scorrono in un binario superiore.
  2. Il piano d’appoggio in corrispondenza del vano risulta pratico e ampio: allo spessore del mobile infatti si somma quello del muro, per un totale di 40 cm.
  3. Dal lato living, intorno al foro viene realizzato un elemento d’arredo asimmetrico, a tutt’altezza e largo 226 cm. Ancorato al muro, è predisposto per contenere.
  4. La struttura è incorniciata da moduli laterali cui sono anche fissate le cerniere delle ante. Attrezzati con mensole, misurano 30 x 30 cm e sono accessibili dal fianco.
  5. Sopra e sotto l’apertura sono ricavati contenitori con ante scorrevoli. L’ingombro in soggiorno è dunque limitato ai soli 30 cm della profondità del mobile.

Il foro rettangolare è realizzato demolendo una parte del muro divisorio. Tale riquadro è rinforzato lungo il perimetro, e per tutto lo spessore del muro, da una cornice in ferro.

Pieni e vuoti si bilanciano

Dal punto di vista funzionale, per il mobile proposto la profondità di 30 cm è perfetta sia per la parte a giorno (dove riporre libri e oggetti decorativi) sia per i vani chiusi (la misura consente di sistemarvi tazze, bicchieri, bottiglie, tovaglie ripiegate). Per quanto riguarda la statica e la tenuta, sono importanti i giunti tra i ripiani e i fianchi. In questo caso si ipotizzano quelli a scomparsa con innesto a baionetta, che non interferiscono nell’estetica del mobile e sono sicuri. Infine va detto che in una composizione articolata conta molto la proporzione tra i vari elementi: perché l’insieme sia equilibrato e gradevole, infatti, parti piene e vuoti devono bilanciarsi. In questo caso, l’ampia apertura centrale è compensata dai vani chiusi in alto e in basso.

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QUANTO COSTA
Demolizione porzione di divisorio e opere murarie collegate450 €
Elemento d’arredo in mdf laccato, al mq240 €
8 ante a persiana, ciascuna di L 23,5 x H 81 cm, unite in due gruppi di 4 con apertura a libro e incernierate di lato alla struttura fissa,  cad.50 €
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